La Banca centrale europea ha dato oggi il via al nuovo programma di acquisto di titoli da 750 miliardi di euro per l'emergenza pandemica (pandemic emergency purchase programme, PEPP). Lo riferisce la Bce. La Banca centrale europea ha notificato il lancio del programma con la pubblicazione sulla gazzetta ufficiale dell'Unione europea: con il Pepp - si legge - "l'Eurosistema non tollererà alcun rischio posto alla trasmissione della politica monetaria in tutte le giurisdizioni dell'area euro".
"La pandemia del coronavirus costituisce un'emergenza collettiva di sanità pubblica pressoché senza precedenti nella storia recente. È anche uno shock economico estremo, che richiede una reazione ambiziosa, coordinata e urgente delle politiche su tutti i fronti". Lo scrive la Bce nel suo bollettino.
"L'evolvere dell'epidemia di COVID-19 sta peggiorando le prospettive per l'economia mondiale contenute nelle proiezioni macroeconomiche di marzo 2020 formulate dagli esperti della Bce - prosegue il bollettino- in un orizzonte di più lungo periodo la prevista ripresa dell'economia mondiale dovrebbe acquisire una trazione non più che modesta". Francoforte spiega che "l'epidemia ha colpito l'economia mondiale proprio mentre si iniziavano a cogliere i primi segni di una stabilizzazione".
Segnale molto importante è anche la rimozione del limite degli acquisti di Bond per ciascun paese dell'area euro. La Bce - si legge nell'opinione legale pubblicata oggi dalla Bce sulla gazzetta ufficiale dell'Unione europea - si dà la massima flessibilità nel suo programma di acquisti per l'emergenza pandemica (Pepp) mettendo da parte le regole sul limite agli acquisti di Bond come era stato per i piani precedenti. L'Istituto spiega che il limite agli acquisti, come quello della quota del 33% per ciascun Paese dell'area euro, "non dovrebbe essere applicato" in questo programma. Si tratta di una mossa senza precedenti. Nel programma di acquisti per l'emergenza pandemica (Pepp) prevede acquisti di titoli su scadenze il più ampie possibili, dai 30 giorni ai 30 anni. Con "trattamento uguale" 'pari passu' dei bond nel portafoglio della Bce rispetto agli investitori privati. Inoltre "per assicurare l'efficacia della sua decisione" non si applicheranno agli attivi presi nel portafoglio attraverso il Pepp le quote già registrate degli attivi nel bilancio consolidato della Bce.
AUSTRIA CONTRARIA AI CORONABOND - L'Austria boccia i cosiddetti Coronabond. "Respingiamo una mutualizzazione generalizzata dei debiti", ha detto il cancelliere austriaco Sebastian Kurz durante una conferenza stampa a Vienna in vista del vertice Ue. Secondo Kurz, si tratta di "un vecchio modello" che non ha funzionato neanche in passato.
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