"Pensiamo che il metodo del dialogo sia essenziale e contiamo sull'apporto del parlamento anche per poter ulteriormente migliorare questo decreto". Così il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri in audizione sul decreto Rilancio.
Rispondendo a una domanda del presidente della commissione Bilancio della Camera, Claudio Borghi, sulle risorse dedicate alla sanità Gualtieri ha ricordato che con le risorse del Mes si possono "finanziare le spese sanitarie dirette e indirette e di contenimento del virus" e la linea di credito attivabile tramite il Mes "potrebbe potenzialmente superare anche il 2 per cento del Pil che come benchmark è indicato nei documenti attuativi".
Il nuovo decreto anti-Covid contiene "l'impostazione per il rilancio dell'economia che il governo svilupperà con grande piano ripresa fatto di riforme e investimenti. Ci sono alcuni primi elementi importanti che vanno oltre i mesi dell'emergenza, penso alla eliminazione delle clausole di salvaguardia" e si interviene "su alcuni fattori" per "una ripartenza che sia al passo con le sfide e favorisca la transizione a modelli di sviluppo sostenibile, resilienti e innovativi".
Il decreto Rilancio "stanzia ulteriori risorse e contiene misure importanti per affrontare la cosiddetta fase 2 con l'obiettivo duplice di affrontare la crisi senza precedenti innescata dalla pandemia, con la prosecuzione e il rafforzamento degli interventi già predisposti e fornire stimoli e mettere in campo interventi necessari alla ripresa del Paese". Si tratta, ha ribadito si un provvedimento "che per ampiezza e risorse mobilitate è senza precedenti e d'altronde non poteva che essere così vista la portata della crisi che ha investito il paese e vista la scelta molto chiara del governo di rispondere e reagire a questa crisi con interventi di bilancio e di stimolo economico consistenti e adeguati".
Per la cassa integrazione in deroga "siamo intervenuti per snellire le procedure", ora "invito le regioni a semplificare il meccanismo" dell'anticipo da parte degli istituti di credito, "rendendo disponibili alle banche gli elenchi della cassa autorizzata".
Per le imprese "l'intervento più rilevante è la cancellazione del saldo 2019 e della prima rata Irap 2020, una misura importante di sostegno, risultato di un dialogo con il mondo produttivo che ha avanzato una richiesta che abbiamo ritenuto giusto sia pure in parte accogliere: riguarderà tutte le imprese fino a 250 milioni e rappresenta un taglio alle tasse da 4 miliardi per cira 2 milioni di imprese".
"Avvieremo da subito un tavolo di monitoraggio delle entrate degli enti locali: siamo pronti se necessario a integrare ulteriormente le risorse stanziate", ha detto ancora il ministro dell'Economia.
"Una soluzione magica e miracolosa che in una riga dà a tutti ciò che è giusto difficilmente è perseguibile nella pratica" e in ogni caso "non abbiamo ancora ascoltato risposte precise che realizzino questo miracolo", ha detto il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri in audizione sul decreto Rilancio rispondendo alle critiche di chi chiedeva misure più semplici e rapide. "Molte misure sono auto-attuative e già operative - ha aggiunto - e alcune già erogate con tempi che non difficilmente potrebbero essere definiti lenti".
"Il governo mantiene l'impegno a realizzare una riforma fiscale ispirata ai principi di semplicità, progressività, riduzione del carico fiscale sul lavoro e l'impresa, digitalizzazione e contrasto all'evasione fiscale".
"Il lavoro è stato ultimato, e già venerdì il primo miliardo di euro sarà trasferito a i nostri enti locali, con criteri che aiuteranno i Comuni a determinare l'intero ammontare di risorse", ha detto ancora Gualtieri.
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