/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

In Italia 12% lavoratori a rischio povertà, quarta in Ue

In Italia 12% lavoratori a rischio povertà, quarta in Ue

Istat, salari più bassi per giovani, donne e stranieri

ROMA, 20 gennaio 2021, 18:07

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Nel 2019, tra gli Stati membri dell'UE, la quota più elevata di occupati a rischio di povertà è stata registrata in Romania (15,7%), seguita da Spagna e Lussemburgo (rispettivamente 12,7 e 12,1%). L'Italia si colloca in quarta posizione (11,8%), nonostante la lieve riduzione pari a 0,4 punti percentuali rispetto all'anno precedente. E' quanto si legge nella memoria trasmessa dall'Istat alla Commissione Lavoro del Senato nell'ambito delle audizioni sul salario minimo. In Finlandia si registra il valore più basso (2,9%).
    In base ai dati del 2018 nel settore privato 'extra-agricolo' le posizioni lavorative "a bassa retribuzione" - quelle cioè con retribuzione oraria inferiore ai 7,66 euro lordi - sono circa il 6% del totale delle posizioni e si concentrano tra gli apprendisti (tra i quali rappresentano oltre il 28%) e gli operai (il 7,1%).
    La diffusione delle posizioni "a bassa retribuzione" è leggermente superiore tra le donne rispetto agli uomini (6,5% contro 5,5%), tra le persone nate in un Paese straniero rispetto a chi è nato in Italia (8,7% contro 5,4%) e tra i giovani sotto i 29 anni rispetto alle classi di età più elevate (10,9% contro valori inferiori al 5%). 
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza