Fincantieri oggi firmerà in
qualità di prime contractor con OCCAR (Organisation Conjointe de
Cooperation en matiere d'Armement, l'Organizzazione
internazionale di cooperazione per gli armamenti), il contratto
per la costruzione di 2 sottomarini di nuova generazione con
l'opzione per ulteriori 2 unità, nell'ambito del programma di
acquisizione U212NFS (Near Future Submarine) della Marina
Militare italiana. Il valore complessivo del contratto per i
primi due battelli, comprensivo del relativo supporto logistico,
è di 1,35 miliardi di euro.
Il progetto è considerato un'evoluzione del programma U212A,
condotto in collaborazione con i tedeschi di Thyssenkrupp Marine
Systems, che ha portato alla realizzazione di 4 sottomarini per
l'Italia - "Todaro", "Scirè", "Venuti" e "Romei", consegnati da
Fincantieri tra il 2006 e il 2017 - e di 6 per la Germania.
Secondo le analisi più accreditate questi battelli a propulsione
air independent, per il loro contenuto tecnologico, hanno
spostato gli equilibri dal dopoguerra tra unità nucleari e
convenzionali. Il programma U212NFS, che prevede le prime due
consegne nel 2027 e nel 2029, "risponde alla necessità di
garantire adeguate capacità di sorveglianza e di controllo degli
spazi subacquei, considerati i complessi scenari operativi che
caratterizzeranno il futuro delle operazioni nel settore
underwater e l'approssimarsi del termine della vita operativa
delle 4 unità della classe 'Sauro', attualmente in servizio",
spiega una nota Fincantieri.
"Rispetto ai sottomarini della classe precedente compiremo un
autentico salto tecnologico, a partire dalla progettazione e dal
sistema di combattimento, sviluppato insieme a Leonardo e del
quale abbiamo in carico l'integrazione a bordo. Ciò consentirà
all'Italia di restare nella ristrettissima cerchia dei Paesi
capaci di costruire unità così sofisticate". E' il commento
dell'a.d. di Fincantieri, Giuseppe Bono
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