Il Governo ha posto sul tavolo "due obiettivi" introducendo l'incontro di oggi con le parti sociali: "Fare il punto sull'attuazione dei protocolli di sicurezza firmati nel marzo dello scorso anno", ma anche la "possibilità di utilizzare dei presidi che esistono all'interno delle aziende, quindi i medici aziendali, per le vaccinazioni" per "garantire in questo processo un accesso più fluido alle categorie di lavoratori più direttamente esposti al contagio". E' possibile anche "un apporto della rete dell'Inail con i suoi ambulatori". Trapela da partecipanti all'incontro che è in corso in videoconferenza.
L'incontro con le parti sociali è stato introdotto, per il Governo, dal ministro del Lavoro, Andrea Orlando, e dal ministro della Salute, Roberto Speranza. E' stato indicato - viene riferito da alcuni dei partecipanti - come "particolarmente utile provare a utilizzare tutte le armi che abbiamo in campo" per la seconda fase della campagna vaccinale: "Ogni presidio ed ogni luogo dove può esserci un medico messo nelle condizioni, nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza, di accelerare le vaccinazioni è un fatto positivo per il Paese", quindi "risorse anche intere alle aziende per agevolare la vaccinazione dei dipendenti"
Per farlo, è stato spiegato, servirà una disponibilità di dosi "molto più larga di quella che c'è oggi", ma si punta a "cominciare ad organizzarsi" in tempi brevi perchè "questo sistema sia pronto, efficiente, efficace". Quanto ai protoni di marzo, ne è stata sottolineata l'importanza e l'efficacia, rappresentano uno strumento che si è dimostrato "prezioso per reggere la sfida del virus", ed oggi "a mesi di distanza appare di buon senso attivare un tavolo di discussione che possa rileggere quel documento", valutare "come implementarlo, come rafforzarlo, come aggiornarlo alla luce di nuove evidenze scientifiche" ed ai passi vanti fatti come, esempio, sulla disponibilità dei tamponi come strumenti di diagnosi e di prevenzione
Questa mattina incontro anche tra il commissario Ue al mercato interno Thierry Breton, e il ministro Giorgetti. "Sono fiducioso sulla capacità dell'Europa di consegnare i vaccini sempre più rapidamente e confidiamo di poter vaccinare da qui all'estate tutti i cittadini europei", ha detto Breton, che ha la delega sui vaccini.
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