La proposta di attenuare il decalage
della Naspi (l'indennnità di disoccupazione) e di estenderne la
durata per i lavoratori più anziani, over-55 e fino a 36 mesi,
"costerebbe un miliardo circa per ciascun intervento" l'anno. Lo
ha detto il presidente dell'Inps, Pasquale Tridico, in audizione
alla commissione parlamentare di controllo sull'attività degli
enti gestori, a proposito degli strumenti che potrebbero essere
rivisti nell'ambito della riforma degli ammortizzatori sociali.
Le due vie potrebbero essere articolate in modo da "attenuare
il meccanismo del decalage riducendolo ad esempio dal 3% al 2%
al mese o spostando dal terzo al settimo mese l'inizio della
riduzione con l'obiettivo di portare dal 50% al 30% la riduzione
dell'importo finale prevedendo una durata massima di 24 mesi. Se
tale modifica fosse di tipo strutturale avrebbe effetti sulla
finanza pubblica con costi annui di poco superiori al miliardo
di euro", come ha indicato nel corso dell'audizione. Invece
l'ipotesi di "aumentare la durata teorica della prestazione per
i lavoratori più anziani, viste le difficoltà di rioccupazione,
incrementandola del 50% rispetto alla durata attualmente
prevista (con durata massima teorica pari a 36 mesi). Anche in
questo caso, se tale modifica si applicasse a partire dalle
cessazioni dei rapporti di lavoro dell'anno 2021 di lavoratori
con età superiori ai 55 anni, si stimano effetti finanziari a
regime dal 2025 poco superiori al miliardo di euro".
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