Migliaia di contenuti pubblicati ogni
giorno, fake news che usando un fondo di verità per sembrare
reali hanno avuto un impatto enorme e destabilizzante
sull'opinione pubblica in tema di vaccini e salute in relazione
al Covid-19. E' il tema oggetto di uno studio realizzato dalla
Fondazione Mesit - Fondazione per la Medicina Sociale e
l'Innovazione Tecnologica, in collaborazione con Reputation
Manager ed Eehta - Ceis dell'Università degli Studi di Roma "Tor
Vergata". Tra novembre 2020 e maggio 2021 sono stati analizzati
oltre 147mila contenuti online relativi ai vaccini Covid-19,
pari a circa mille contenuti al giorno. Tra quelli
potenzialmente fake, uno su due riguarda la pericolosità degli
effetti avversi (49,3%). Il report evidenzia come, nel nostro
Paese, oltre 909mila persone seguano pagine, canali o gruppi
Facebook e Telegram nei quali si dialoga sul tema vaccini. Oltre
la metà di questi (457mila) segue pagine, canali o gruppi No
Vax. Tra marzo e maggio 2021, sottolinea lo studio, gli utenti
No Vax Covid-19 sono più che raddoppiati (+136%). Il tema
maggiormente oggetto di fake news è quello legato alla
pericolosità degli effetti dei vaccini contro il Covid-19, con
il 49,3% dei contenuti potenzialmente fake. A seguire, rileva lo
studio, il tema relativo alla natura sperimentale del vaccino
(18,2%), poi le conversazioni sulla composizione del vaccino
(11,3%) e sugli interessi economici delle case farmaceutiche
produttrici (10,9%). Più distaccate le conversazioni relative
agli effetti dei vaccini sul Dna (4,3%) e ai suoi legami con
l'autismo (2.3%).
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