"L'inserimento esplicito delle
competenze economico-finanziarie nell'ambito dell'educazione
civica offre alcuni vantaggi rispetto all'introduzione di un
nuovo insegnamento a sé stante". Lo afferma Magda Bianco, Capo
del Dipartimento Tutela della clientela ed educazione
finanziaria della Banca d'Italia in audizione alla Commissione
cultura del Senato in merito ai disegni di legge per
l'educazione finanziaria a scuola. "I disegni di legge 155, 158,
288 e 421 - ricorda Bianco - possono essere raggruppati in due
tipologie: i Disegni di legge 155 e 288 propongono l'inserimento
dell'educazione finanziaria nell'ambito dell'educazione civica,
mentre i Disegni di legge 158 e 421 suggeriscono l'introduzione
dell'educazione finanziaria come materia a sé, con una modalità
di insegnamento trasversale".
La dirigente della banca d'Italia ricorda poi come "vale la
pena ricordare che le linee guida per l'educazione civica
saranno oggetto di revisione e integrazione. L'occasione
dell'integrazione delle Linee guida per l'educazione civica da
realizzare nei prossimi mesi potrebbe essere efficacemente
sfruttata - se accompagnata dall'inserimento dell'educazione
finanziaria nell'educazione civica - per inserirla in maniera
esplicita tra i nuclei concettuali dell'educazione civica e
formulare linee guida che definiscano i traguardi di sviluppo
delle competenze, gli obiettivi specifici di apprendimento e i
risultati attesi".
"Il lavoro svolto dal Comitato nella definizione del quadro
delle competenze economico-finanziarie per i giovani e quello in
corso a livello europeo possono essere utili per questo.
Esistono inoltre materiali didattici dedicati, come quelli della
Banca d'Italia, nonché un'ampia offerta formativa dedicata ai
docenti.
L'inserimento dell'educazione finanziaria nell'educazione
civica, già obbligatoria, può essere un primo passaggio di un
percorso verso una diffusione sempre più strutturata delle
materie economico-finanziarie tra gli insegnamenti curriculari"
aggiunge.
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