Il rialzo dei tassi di interesse
frena, nei mesi a cavallo fra il 2022 e il 2023, i prestiti
delle banche italiane (ed europee) che però possono contare su
un capitale molto più rafforzato e una stabile base dei
depositi. Dalla lettura del Bollettino economico della Banca
d'Italia si ricava anche come non ci sia un problema di
minusvalenze sul portafoglio dei titoli di stato visti anche i
buoni numeri sulla liquidità. Inoltre, sottolinea l'istituto
centrale, "più della metà dell'ammontare complessivo dei
depositi bancari detenuti dalla clientela era protetto dai
sistemi di garanzia nazionali".
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