"La nostra richiesta è una riduzione
di 5 punti, che vuol dire avere almeno un aumento di 100 euro
medi al mese. Mi sembra che quelle risorse non siano sufficienti
per risolvere l'emergenza salariale". Così risponde il
segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, a SkyTg24
economia, sui tre miliardi nel Def per il taglio del cuneo: "La
riduzione di due punti fatta dal governo Draghi costava 4,5
miliardi, non so con tre miliardi cosa vogliono fare", domanda.
Nel complesso "non conosciamo il testo del Def e non siamo
stati coinvolti per discutere, il governo continua a mantenere
un approccio verso i sindacati che non è utile né per il governo
né per il Paese", afferma ancora Landini indicando tra i temi
"fondamentali" la sanità, il fisco, le pensioni e il superamento
della precarietà e chiedendo "un cambiamento vero".
"Il governo non ci sta ascoltando. C'è bisogno che ci siano
risposte", in assenza delle quali "maggio non è che l'inizio di
una mobilitazione, e non escludiamo alcuna inziativa tra gli
strumenti che il sindacato ha a disposizione", rimarca Landini a
proposito della mobilitazione unitaria di Cgil, Cisl e Uil che a
maggio vedrà tre manifestazioni in piazza.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA