"I numeri oggi ci dicono che la
cassa integrazione è un qualcosa che non stiamo contemplando da
ora fino a tutto il 2024". A dirlo Fabrizio Fabbri, Ad di
Ansaldo Energia. "Dobbiamo tenere la barra a dritta - ha
spiegato - cercare di migliorare, perché io penso sempre a come
metterci in sicurezza, ma secondo me, la cassa integrazione è
sempre un qualcosa al quale si ricorre malvolentieri. E' uno
strumento, ma è il più doloroso da usare in un mercato come
questo perché fa perdere flessibilità. Oggi stiamo lavorando per
aumentare il numero di impianti che venderemo e per evitare la
cassa che è l'ultima arma che uno ha per salvare l'azienda".
Fabbri ha parlato anche della ricapitalizzazione. "Sono contento
che l'azienda sia stata rifinanziarla, gli ultimi mesi sono
stati difficili ma i soldi sono arrivati. Ovviamente, però, c'è
molto da fare perché pur con un azionista generoso bisogna
portare risultati positivi". Per adesso è arrivata la prima
tranche, di circa 230 milioni, dei 580 previsti, che serviranno
per portare avanti l'azienda e saldare il debito con le banche
entro il primo trimestre 2024. "Il processo di
ricapitalizzazione da parte dell'azionista Cdp Equity e il
rifinanziamento delle banche che si sta finalizzando - ha
spiegato - per ora, ci mette al sicuro, ma dobbiamo rimboccarci
le maniche. In questo momento la mia attenzione è quella del mio
team è tutta rivolta stabilizzare il business per renderlo
profittevole e generare cassa. Una volta lavorato su qualità
produttività e flessibilità si potrà parlare di nuovi
investimenti, espansione, altri mercati".
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