Non ci sono file chilometriche negli aeroporti italiani, nella giornata in cui i sindacati hanno proclamato lo sciopero per i servizi di handling e check-in. Uno sciopero che non è piaciuto al vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, che ha detto di essere "pronto ad intervenire". Sul piede di guerra i consumatori del Codacons, che annunciano un esposto alle Procure ed alla Corte dei Conti. Ipotesi: interruzione di servizio pubblico e danni per centinaia di milioni.
L'agitazione è iniziata alle 10 e terminerà alle 18, e finora i voli cancellati nei diversi aeroporti sono 516. Un numero in linea con le previsioni che parlavano di circa 1.000 voli a rischio.
Lo stop era già ampiamente annunciato, e quindi i passeggeri, tranne pochi casi e quelli su voli protetti (per la continuità territoriale), non sono andati negli scali. L'astensione dal lavoro riguarda anche i piloti di Malta Air, che opera i voli di Ryanair, e che incrociano le braccia dalle 12 alle 16 anche. E sempre oggi è previsto lo sciopero fino alle 18 di piloti e assistenti di volo di Vueling.
Tra gli aeroporti più grandi, quello di Roma-Fiumicino, dove i voli cancellati preventivamente dalle compagnie aeree sono stati circa 200 tra arrivi e partenze nazionali e internazionali. I passeggeri sono stati passeggeri informati, per evitare di farli arrivare in aeroporto e rischiare poi di non trovare il proprio volo, e quindi riprotetti sui primi voli utili, operati in alcuni casi anche con aerei più capienti.
Negli aeroporti di Milano Linate e della Malpensa tantissimi sono i taxi vuoti e disponibili. Non si registra nessuna coda, pochi i passeggeri che si avviano ai 'gate' di partenza in un silenzio surreale.
Ma c'è qualcuno che nonostante tutto in aeroporto c'è andato. E' il caso dell'aeroporto torinese di Caselle dove stamani c'era solo una coppia di albanesi che avrebbe dovuto imbarcarsi sul volo per Tirana delle 14,40: "Non sapevano che tutti i voli fossero stati cancellati".
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