/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Solo il 15,5% degli italiani chiede la doggy bag, imbarazza

Solo il 15,5% degli italiani chiede la doggy bag, imbarazza

Studio Fipe-Comieco, il 74% sarebbe a favore. Porta via il vino l'11,8%

ROMA, 24 gennaio 2024, 20:50

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

-     RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Solo il 15,5% degli italiani porta a casa il cibo non consumato al ristorante soprattutto per "una forma di imbarazzo psicologico", ma il 74% degli italiani si dice a favore della possibilità di portare a casa il cibo che non è riuscito a consumare; anzi, per il 22% di essi è addirittura una variabile importante nella scelta del ristorante. Se si considera il vino, la percentuale di chi lo porta a casa scende all'11,8%.

La quasi totalità dei ristoratori (91,8%) è comunque attrezzata per consentirlo. E' quanto emerge da un'indagine sulla richiesta della Doggy bag fatta da Fipe Confcommercio e Comieco e presentata oggi in una conferenza stampa dal titolo "Spreco alimentare: al ristorante, la Doggy Bag si chiama rimpiattino".

I dati evidenziano segnali di cambiamento "ancora troppo timidi in un'epoca in cui l'attenzione agli sprechi, soprattutto alimentari, è sempre più alta e il 36% della spesa delle famiglie per prodotti alimentari transita fuori casa" dicono la Federazione italiana Pubblici Esercizi, e il Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base cellulosica.

Fra le ragioni che frenano la richiesta del pacchetto degli avanzi ci sono anche la scomodità (19,5%) e l'indifferenza (18,3%).

Nell'occasione Fipe e Comieco hanno rinnovato la collaborazione che nel 2019 ha promosso il progetto "Rimpiattino" - la versione italiana della "Doggy Bag" - attraverso il quale sono stati distribuiti ai ristoranti aderenti all'iniziativa iconici contenitori di carta proprio per portare a casa il cibo e il vino non consumati a tavola. In totale, a oggi, sono stati 24.000 i "Rimpiattini" distribuiti tra 875 ristoranti di 22 città. E' stata anche presentata la nuova funzionalità dell'app "Sprecometro" che misura lo spreco alimentare al di fuori delle mura domestiche, frutto di una collaborazione tra Fipe e l'Osservatorio Waste Watcher International.   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza