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Giorgetti: 'Senza intesa sulla web tax valuteremo modifica'

Giorgetti: 'Senza intesa sulla web tax valuteremo modifica'

'Concertazione su primo pilastro appare sempre più problematica'

ROMA, 20 marzo 2024, 18:07

Redazione ANSA

ANSACheck

Giancarlo Giorgetti - RIPRODUZIONE RISERVATA

A livello Ocse si sta "lavorando intensamente per definire le questioni aperte e raggiungere un accordo complessivo sul primo pilastro che possa portare a firma della convenzione multilaterale entro il prossimo giugno", ma "tale concertazione appare sempre più problematica". Lo ha detto il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti rispondendo in question time ad un'interrogazione della Lega sulla web tax.

"Ove non si dovesse addivenire ad un accordo multiralterale, il governo potrà valutare come modificare l'imposta domestica sui servizi digitali, anche tenendo conto del quadro dei rapporti internazionali".    

"Solo la finalizzazione di una soluzione internazionale consentirà un'uniforme tassazione delle grandi multinazionali, incluse quelle digitali, evitando la frammentazione delle normative nazionali e i rischi di tensioni commerciali che possono derivare dall'attuazione di soluzioni unilaterali", ha spiegato il ministro. "Già nell'ottobre 2021 l'Italia, con Francia, Spagna, Regno Unito e Austria, aveva raggiunto un accordo transitorio con gli Stati Uniti sull'imposta sui servizi digitali nelle more dell'accordo internazionale. Gli Stati Uniti infatti considerano tali imposte discriminatorie e restrittive del commercio. In ragione del rinvio della conclusione dei lavori sul Primo Pilastro al giugno 2024, l'Italia e gli altri Paesi firmatari dell'accordo politico hanno convenuto di prorogarlo fino al 30 giugno 2024", ha proseguito Giorgetti. "Siamo a marzo, a livello Ocse si sta lavorando intensamente per definire le questioni aperte e raggiungere un accordo complessivo sul primo pilastro che possa portare a firma della convenzione multilaterale entro il prossimo giugno, tale concertazione - ha evidenziato - appare sempre più problematica alla luce delle dinamiche politiche ed elettorali di alcuni grandi paesi".

'Su Tim abbiamo fatto il nostro ruolo'

 "Noi abbiamo fatto quello che deve fare lo Stato. L'unica cosa possibile l'abbiamo fatta, poi valuterà il mercato se avventurarsi". Lo ha detto il ministro dell'economia Giancarlo Giorgetti interpellato a margine del question time sull'andamento del titolo Tim. 

Lo spread mostra che nostro debito è affidabile

 "L'operato del ministero dell'economia e delle finanze è costantemente volto a garantire la sostenibilità del debito pubblico anche al fine di ottenere la piena fiducia degli investitori, siano essi di grandi dimensioni - come quelli istituzionali - o di dimensioni minori come i piccoli risparmiatori".
Lo ha detto il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti rispondendo in question time ad una interrogazione sulla sostenibilità del debito pubblico.
"I dati dello spread - che non è l'unico indicatore in tal senso, ma che merita di essere ricordato - mostra come il nostro debito sia ritenuto affidabile". 

'Sulla tassa extraprofitti alle banche plauso internazionale'

La tassa sugli extraprofitti delle banche, "dopo le iniziali polemiche strumentali, è stata oggetto di plauso anche da parte di osservatori internazionali, che hanno parlato di un 'modello italiano' di ausilio alla capitalizzazione delle banche italiane". Lo ha detto il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti rispondendo in question time ad un'interrogazione sulla modifica della normativa in materia di prelievo sui cosiddetti extraprofitti delle banche. "L'introduzione di contributi straordinari sugli extraprofitti, come quello oggetto dell'interrogazione o quello sull'energia, richiedono un attento studio al fine di non essere incorrere nella scure del giudizio della Corte costituzionale. Analoga attenta attività istruttoria è richiesta per la definizione di imposte come quella sui servizi digitali alla quale deve aggiungersi anche la valutazione attenta dei profili internazionali". "Per quanto concerne le esigenze di redistribuzione citati dagli interroganti, ricordo che l'Istat ha recentemente certificato che, nel complesso, le modifiche al sistema di tasse e benefici introdotte nel corso del 2023 hanno fanno registrare un lieve aumento dell'equità nella distribuzione dei redditi disponibili. In proposito, anche la Relazione sugli indicatori di benessere equo e sostenibile 2024 mostra che gli interventi del Governo hanno contributo alla buona tenuta del tessuto sociale".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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