Sciopero di quattro ore e iniziative nei territori l'11 aprile insieme ad una grande manifestazione nazionale a Roma il 20 aprile sui temi della sanità, della sicurezza sul lavoro, e del fisco per "dare un segnale al Governo, al Parlamento, al Paese che il mondo del lavoro si è rotto le scatole e chiede un cambiamento, una fase di confronto vero per produrre dei risultati". A lanciare la mobilitazione i segretari generali della Uil Pier Paolo Bombardieri e della Cgil Maurizio Landini in occasione di un'assemblea nazionale delle Rls e Rsu dei due a sindacati a Firenze.
"Finora i confronti con il governo sono stati finti - ha 'tuonato' Landini -. Hanno presentato un decreto che sta discutendo il Parlamento che non è stato oggetto di un confronto preventivo o di una trattativa. Le piattaforme che abbiamo presentato noi da un anno e mezzo non sono state oggetto di discussione". Con il governo, ha sottolineato il leader della Cgil "in molti casi siamo di fronte alla messa in discussione del nostro ruolo. Le organizzazioni sindacali per il governo sono tutte uguali, perché è il governo che decide lui con chi gli conviene discutere, negoziare o fare finta di fare accordi. Non può essere il governo a decidere con chi negoziare". Ecco perché, ha affermato Bombardieri, "pensiamo che sia arrivato il momento di un intervento legislativo a sostegno di una legge sulla rappresentanza sindacale. Non abbiamo problemi quando andiamo ai tavoli se ci sono 40 sigle, noi siamo a favore del pluralismo sindacale ma sentire un vicepresidente del Consiglio che dice che i sindacati sono tutti uguali... no, abbiamo risposto, non siamo tutti uguali, come voi non siete tutti uguali".
Il leader della Uil ha poi lanciato "una provocazione: caro governo, fai una cosa, abolisci il sostituto d'imposta, dacci tutti i soldi in busta paga, netto e lordo, e noi paghiamo con le stesse condizioni che tu riconosci agli evasori. I lavoratori dipendenti e i pensionati si sono stancati di pagare da soli per lo stato sociale di questo paese, fate pagare chi non paga le tasse". Dai segretari generali critiche alla proposta alla ministra del Lavoro Marina Calderone sulla patente a crediti per le imprese. "Quando noi leggiamo sulla sua proposta - ha sottolineato Bombardieri - che la patente a crediti identifica nella perdita di 20 crediti la perdita di una vita umana, per noi questo è inaccettabile: la vita umana non vale 20 crediti, crediamo che sia opportuno che ci siano sanzioni, non crediti".
Anche oggi, ha ricordato Landini, "un operaio non tornerà a casa questa sera. Sul tema delle morti sul lavoro non ci fermeremo. Non abbiamo bisogno di demagogia, propaganda, ma di fatti concreti. Per questo continuiamo la nostra mobilitazione". Poi una stoccata alla Cisl: "Se qualcuno si è preso un colpo di fulmine per il governo ci dispiace per lui - ha aggiunto Landini -. Noi ci rivolgiamo a tutti i lavoratori, è una battaglia che parte da una piattaforma unitaria, presentata un anno e mezzo fa da Cgil, Cisl e Uil sulla sicurezza sul lavoro al governo. Da un anno e mezzo non abbiamo risposte, le morti continuano, gli infortuni aumentano, è il momento di sostenere le nostre richieste".
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