/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Il 14% dei minori è in povertà assoluta, sono 1,3 milioni

Il 14% dei minori è in povertà assoluta, sono 1,3 milioni

L'incidenza è ai massimi dal 2014. Tra over-65 invece è al 6,2%. Sono 5,7 milioni le persone in povertà assoluta nel 2023

ROMA, 25 marzo 2024, 13:20

Redazione ANSA

ANSACheck

Istat, 5,7 milioni di persone in povertà assoluta nel 2023 - RIPRODUZIONE RISERVATA

Nel 2023, i minori che appartengono a famiglie in povertà assoluta sono pari a 1,3 milioni, un numero sostanzialmente stabile rispetto al 2022. Lo indica l'Istat, aggiungendo però che l'incidenza di povertà assoluta individuale per i minori è pari al 14%, il valore più alto della serie storica dal 2014.
    Rispetto al 2022, le incidenze di povertà sono stabili tra i giovani di 18-34 anni (11,9%) e tra gli over65 (6,2%), che restano la fascia di popolazione a minore disagio economico.

   In generale, le famiglie in povertà assoluta si attestano all'8,5% del totale delle famiglie residenti (erano l'8,3% nel 2022), corrispondenti a circa 5,7 milioni di individui (9,8%; quota pressoché stabile rispetto al 9,7% del 2022).

Il quadro, rimarca l'Istat, è di sostanziale stabilità rispetto al 2022: in particolare si tratta di oltre 2 milioni 234mila famiglie, per un totale di circa 5 milioni 752mila individui in povertà assoluta. Sono indicate come assolutamente povere le famiglie con una spesa mensile pari o inferiore a una soglia minima corrispondente all'acquisto di un paniere di beni e servizi considerato essenziale a garantire uno standard di vita minimamente accettabile e a evitare gravi forme di esclusione sociale. Nel Nord, dove le persone povere sono quasi 136mila in più rispetto al 2022, l'incidenza della povertà assoluta a livello familiare è sostanzialmente stabile (8,0%), mentre si osserva una crescita dell'incidenza individuale (9,0%, dall'8,5% del 2022). Il Mezzogiorno mostra anch'esso valori stabili e più elevati delle altre ripartizioni (10,3%, dal 10,7 del 2022), anche a livello individuale (12,1%, dal 12,7% del 2022).
 

Nel 2023 la spesa delle famiglie sale del 3,9% con l'inflazione

Nel 2023, la stima preliminare della spesa media mensile delle famiglie residenti in Italia è pari a 2.728 euro mensili in valori correnti, in crescita del 3,9% rispetto ai 2.625 euro dell'anno precedente. Tale crescita, tuttavia, risente ancora in larga misura dell'aumento generalizzato dei prezzi (+5,9% la variazione su base annua dell'indice armonizzato dei prezzi al consumo). Lo indica l'Istat, aggiungendo che in termini reali, la spesa media si riduce infatti dell'1,8%.

I dati Istat sui consumi delle famiglie del 2023 "confermano che gli italiani hanno speso di più per acquistare di meno, a causa del forte impatto del caro-prezzi del nostro Paese". Lo afferma il Codacons, commentando i dati Istat. Nel 2023 la spesa media mensile cresce del 3,9% rispetto all'anno precedente, ma in termini reali si riduce dell'1,8% per effetto dell'inflazione - sottolinea il Codacons, sostenendo che questo significa che "ogni nucleo ha ridotto gli acquisti in media per 567 euro rispetto all'anno precedente: al netto dell'inflazione, quindi, la spesa per consumi degli italiani è crollata complessivamente per 14,6 miliardi di euro nel 2023". Per il presidente Carlo Rienzi, "le misure attuate dal governo per mitigare gli effetti dell'inflazione, a partire dal paniere salva-spesa, non hanno prodotto gli effetti sperati. I rincari vanno contrastati con misure efficaci e strutturali e non con provvedimenti spot inadeguati a tutelare le tasche delle famiglie", conclude.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza