Quest'anno al Festival
dell'Economia di Torino non ci saranno solo economisti: l'idea
infatti, spiega il direttore scientifico della manifestazione
Tito Boeri, è di indagare a 360 gradi il grande tema
dell'intelligenza artificiale, analizzandone l'impatto sotto
molteplici punti di vista. Lo faranno dal 30 maggio al 2 giugno
a Torino 280 relatori in buona parte internazionali, tra cui tre
premi Nobel, in 125 incontri, in cui interverranno anche
neuroscienziati, storici, filosofi, giuristi, ingegneri,
genetisti e musicisti.
La manifestazione è intitolata 'Chi possiede la conoscenza'.
"Questo perché - ha sottolineato Boeri - oggi la vera miniera
d'oro sono i dati: possederli, non dal punto di vista materiale
ma da quello della capacità di usarli, vuole dire trovarsi in
una posizione di vantaggio. Questa capacità passa
necessariamente attraverso l'uso dell'intelligenza artificiale,
in grado di processare istantaneamente milioni e milioni di
osservazioni, pur senza stabilivi connessioni. Vogliamo
occuparci di questo, dando uno spazio particolare ai tecnologi:
non a caso la lezione inaugurale sarà tenuta da un fisico, il
direttore del dipartimento di Intelligenza artificiale del Mit
di Boston, Tomaso Poggio".
La rivoluzione legata all'intelligenza artificiale, ha
osservato Boeri, sta avvenendo a una velocità incredibile. Ma la
rapidità non dà il tempo di prepararsi: ci sono professioni che
vengono spazzate via e altri cambiamenti. La riflessione degli
esperti può dire cosa aspettarsi e cosa può essere fatto per
accompagnare questa rivoluzione, a partire dalla necessità di
regolazione, un campo in cui l'Europa è all'avanguardia.
A presentare l'iniziativa, oggi al Circolo dei Lettori, sono
intervenute Lia Di Trapani, editor di Laterza e Maria Laura Di
Tommaso del Tolc (Torino Local Committee), coordinato dalla
Fondazione Collegio Carlo Alberto, che raccoglie i sostenitori
del festival, tra cui Regione Piemonte e Comune di Torino,
Università e Politecnico, Fondazioni Compagnia di San Paolo e
Crt, Camera di commercio, Unione industriali e Legacoop. Ha
portato un saluto anche il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo.
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