/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Ci si sposa 5 anni più tardi, uomini a 36 anni,le donne a 33

Ci si sposa 5 anni più tardi, uomini a 36 anni,le donne a 33

Il dato Istat sul 2002. Il 67% dei 18-34 vive in famiglia

ROMA, 15 maggio 2024, 12:29

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Gli attuali giovani hanno transizioni sempre più protratte verso l'età adulta.

Nel 2022, il 67,4% dei 18-34enni vive in famiglia con quasi otto punti in più rispetto al 2002 (59,7%). Lo si legge nel rapporto annuale dell'Istat che sottolinea come i valori siano intorno al 75% in Campania e Puglia.

Si posticipano anche la nuzialità e la procreazione. Nel 2022, l'età media al (primo) matrimonio è di 36,5 anni per lo sposo (31,7 nel 2002) e 33,6 per la sposa (28,9 nel 2002); quella della prima procreazione per le donne è salita a 31,6 anni, contro 29,7 nel 2002. 


   

Cambiano le famiglie, più single e coppie non sposate

In Italia "si sono progressivamente diffuse nuove modalità di formazione della famiglia. Nel 2022-2023, coppie non coniugate, famiglie ricostituite, single non vedovi e monogenitori non vedovi rappresentano il 39,7% del totale dei nuclei".

Lo sottolinea il presidente dell'Istat, Francesco Maria Chelli presentando il Rapporto annuale dell'Istituto e affermando che nel 2002-2003, queste famiglie erano il 21,9".

Si tratta, nel complesso, spiega, "di oltre 18 milioni e mezzo di individui, quasi un terzo della popolazione. Sono soprattutto i bambini e i ragazzi fino ai 24 anni, che sempre più spesso vivono con genitori non coniugati o con madri single, a essere interessati dalle trasformazioni dei modelli familiari". Nello stesso periodo, "tra gli adulti tra i 25 e i 64 anni è raddoppiata la quota di quanti vivono senza partner, dal 10,9% al 22,1% del totale, ed è cresciuta dal 5,4 al 14,6% la quota di quanti vivono con un partner senza essere coniugati, o in famiglie sposate in cui almeno uno dei due coniugi proviene da un precedente matrimonio".
    Anche le persone anziane sono state investite da nuovi modi di fare famiglia: sono aumentate quelle che vivono da sole, a partire dai 65 anni, non soltanto come conseguenza della vedovanza e, tra i 65-74enni, sono raddoppiati quanti sperimentano libere unioni e secondi matrimoni. 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza