Un investimento che dovrebbe essere
tra gli 800 e i 1000 miliardi per riqualificare il patrimonio
immobiliare nazionale e attuare la direttiva Ue sulle cosiddette
case green. È quanto emerge da un'analisi di Deloitte, che
evidenzia come in Italia oltre 8 edifici residenziali su 10 sono
obsoleti, con l'83% degli edifici residenziali italiani è stato
costruito prima del 1990 e più della metà (57%) è risalente a
prima degli anni '70.
Secondo la rielaborazione di Deloitte da dati Istat, nel 2024
il parco immobiliare italiano è costituito da più di 13 milioni
di edifici, di cui circa l'89% ad uso residenziale. E secondo lo
studio la percentuale di immobili di classe energetica F e G in
Italia è oltre il 60%, mentre in Germania arrivano al 45%, in
Spagna al 25% e in Francia appena al 21% e, come detto, si stima
che per riqualificare il patrimonio immobiliare degli edifici
potrebbero essere necessari investimenti dagli 800 ai mille
miliardi.
"Il parco immobiliare residenziale italiano rappresenta circa
il 55% della ricchezza complessiva delle famiglie italiane. Per
questo, è necessaria una strategia per far sì che la direttiva
non si trasformi in un "buco nero", ma, al contrario, diventi
un'opportunità. L'adeguamento del patrimonio immobiliare alle
previsioni della direttiva EPBD richiederà, infatti, soluzioni
tecniche non solo per i singoli edifici, ma anche a livello
infrastrutturale" ha dichiarato Angela D'Amico, real estate
sector leader di Deloitte Italia.
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