Un nuovo concetto di
"democratizzazione del retail" in Giappone e un'idea quasi
"rivoluzionaria" nel tentativo di trasformare le radicate
tradizioni dei consumatori nipponici. È il mastodontico progetto
presentato ai media locali a Tokyo, ideato dal gruppo SogoSeibu,
la cui apertura a nord ovest della capitale è prevista entro la
seconda metà del 2025.
L'architettura del centro commerciale IkebukuroSeibu, circa
31.000 mq su dieci piani, si basa sul concetto "Maison", dove
ogni piano replica un'ipotetica casa, e racchiuderà al suo
interno tutto il mondo del lusso e della moda, gioielleria e
orologeria per un totale di 364 marchi, oltre ai tradizionali
piani per il food, prodotti freschi e degustazione. Si tratta
del più grande investimento di restyling realizzato da un
department store in Giappone negli ultimi trenta anni, per il
gruppo che dà lavoro a circa 5.000 dipendenti, con un fatturato
annuale di 5 miliardi di euro.
I nuovi grandi magazzini avranno un concetto merceologico
basato sull'inclusione: assenza di divisione tra boutique uomo e
donna o frammentazione in boutique destinate solo a pelletteria
o calzature o abbigliamento total look. "È un progetto unico in
una realtà come quella giapponese statica dal lato dell'offerta
e della sua struttura distributiva", spiega all'ANSA Davide
Sesia, vice presidente esecutivo e Board Member di SogoSeibu,
primo straniero a salire ai vertici di una catena giapponese di
grandi magazzini, dopo un'esperienza manageriale trentennale nel
Paese del Sol Levante. "Considero tale rigida ripartizione,
antiquata e lontana dalle nuove generazioni giapponesi e
dall'atteggiamento inclusivo prevalente nella nostra
contemporaneità. Pertanto, ogni boutique dovrà avere al suo
interno l'intera collezione uomo e donna e tutte le categorie
merceologiche offerte dal brand, in base al principio di un
marchio, una boutique", continua Sesia. Nel progetto sono
rappresentate i migliori marchi italiani del lusso moda,
gioielleria e orologeria, in un Paese dove l'eleganza, in
particolare nelle categorie moda e accessori, è ampiamente
identificata con il Made in Italy. "Si tratta di un approccio di
merchandising rivoluzionario per il department store in
Giappone, che dal secondo dopoguerra, non hanno mai cambiato il
loro modello di business basato su piani specializzati in
offerte di singole categorie merceologiche omogenee e ripartiti
tra uomo e donna", afferma Sesia, ricordando come i grandi
gruppi del Paese abbiano importato dal'Europa il modello del
department store all'inizio del ventesimo secolo, adeguandolo
alle abitudini del commercio domestico. "Il concetto inclusivo
avrà anche un impatto culturale sulla società giapponese in
ragione di un cambiamento e, nelle mie intenzioni, dovrebbe
creare mutamenti di atteggiamento commerciale da parte degli
altri department store".
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