Il giorno dopo lo strappo nella trattativa sulle nozze fra Ita e Lufthansa è segnato dal silenzio stampa e dai tentativi di ricucire i rapporti e ripristinare una fiducia tra il Mef e il colosso tedesco che, sottolineavano ieri fonti italiane, si è sgretolata.
A Bruxelles si ribadisce che l'intero accordo è ormai nelle sole mani delle due compagnie: la squadra antitrust di Margrethe Vestager non può fare altro che aspettare i documenti contenuti nel piano finale, attesi entro l'11 novembre. I funzionari più vicini al dossier, in costante contatto con il Tesoro e con il colosso dei cieli tedesco, restano comunque aperti a concedere qualche giorno di flessibilità, nell'interesse ritenuto ancora comune di approvare l'alleanza italo-tedesca entro novembre, prima della fine del mandato dell'attuale Commissione von der Leyen.
Se l'intera operazione dovesse saltare, si ricorda nei palazzi Ue, ogni nuova intesa di Ita con un partner alternativo richiederebbe di ricominciare l'iter per le fusioni previsto dall'antitrust comunitario, un processo di per sé lungo, arrivato nel caso di Lufthansa al miglio finale con l'intesa politica con Bruxelles raggiunta il 3 luglio dopo complessi negoziati per garantire la tutela della concorrenza.
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