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Nella P.a retribuzioni di 1.000 euro sotto la media Ue

Nella P.a retribuzioni di 1.000 euro sotto la media Ue

Studio Flp, 3 punti e mezzo in meno rispetto al settore privato

SALERNO, 15 novembre 2024, 13:16

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Retribuzioni basse per i dipendenti del pubblico impiego. Secondo uno studio Bigda per il sindacato Flp presentato in anteprima al convegno in corso a Salerno, gli impiegati non dirigenti della P.a hanno assistito a una crescita delle loro retribuzioni contrattuali molto inferiore rispetto a quelle del settore privato: solo nel giugno 2024 si registra un +1,6% contro un +4,2%. E la situazione non migliora se confrontata con il resto d'Europa.
    Secondo un'elaborazione Flp, presentata sempre questa mattina, le retribuzioni medie della Pubblica amministrazione italiana si fermano a 1.000 euro sotto la media Ue. Nonostante un aumento del 23% in 10 anni, gli stipendi della P.a del nostro Paese non sono al passo con quelli del resto d'Europa: 1.978 euro per i dipendenti italiani contro i 2.973 euro dei colleghi stranieri. Un gap che, secondo Flp, dovrà essere colmato rinnovando i contratti nazionali, senza più rinvii e dilazioni e garantendo il rilancio della contrattazione integrativa che deve essere adeguatamente finanziata, liberandola dai vincoli dell'inaccettabile normativa sui tetti predeterminati ai Fondi delle amministrazioni.
    La fotografia della pubblica amministrazione emersa dal convegno, è comunque ancora a tinte fosche. Continua infatti l'esodo verso le regioni del Nord, con il Sud che vede sempre più ridursi la sua forza lavoro: Campania fanalino di coda d'Italia, con 192.000 dipendenti assunti in altre regioni.
    "Quello che osserviamo è frutto di un mix negativo, fatto di ripetuti e caotici interventi legislativi che, unitamente al blocco della contrattazione, durato per circa 10 anni, ha burocratizzato sempre più le amministrazioni, complicato il rapporto con i cittadini e le imprese, frenato le retribuzioni, svilito il personale e il suo ruolo. Con l'ipotesi di Ccnl delle funzioni centrali firmato il 6 novembre e soprattutto con le prossime tornate contrattuali che contiamo di attivare a breve, visti gli stanziamenti previsti nel ddl Bilancio, lavoreremo per colmare questo gap", ha detto Marco Carlomagno, segretario generale della Flp in apertura del convegno a cui domani interverrà anche il ministro della PA, Paolo Zangrillo.
   

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