Il banco Bpm respinge l'offerta pubblica di scambio di Unicredit, giudicandola ostile, ed esprime forti timori per gli effetti sull'occupazione.
Le sinergie di costo lorde stimate da Unicredit per 900 milioni sono "più di un terzo della base costi di Banco Bpm" e per questo "destano forti preoccupazioni sulle prevedibili ricadute a livello occupazionale e sociale", sottolinea il cda di banco Bpm, dopo aver analizzato l'offerta del rivale. "Peraltro tali sinergie, al pari di quelle di ricavo, non sono per nulla valorizzate nelle condizioni dell'offerta".
L'offerta di Unicredit, si legge in una nota, "non riflette in alcun modo la redditività e l'ulteriore potenziale di creazione di valore per gli azionisti di Banco Bpm". Il consiglio dell'istituto ribadisce come l'offerta non sia stata sollecitata e ricorda che il valore potenziale di Piazza Meda "è ulteriormente rafforzato dalle operazioni straordinarie recentemente annunciate, che si aggiungono alle azioni già contenute nel piano industriale 2023-26 e che si tradurranno in un aggiornamento degli obiettivi del piano medesimo, già in parte anticipati al mercato"
Il consigliere Mauro Paoloni, già vicepresidente della banca, al suo ingresso al cda, ha confermato con un perentorio "sì" la natura ostile dell'offerta confezionata dal ceo di Unicredit, Andrea Orcel.
Il consigliere Mauro Paoloni, già vicepresidente della banca, al suo ingresso al cda, ha confermato con un perentorio "sì" la natura ostile dell'offerta confezionata dal ceo di Unicredit, Andrea Orcel.
S&P: 'Non è escluso un rialzo dell'offerta Unicredit su Bpm'
L'agenzia di rating S&P analizza l'offerta pubblica di scambio di Unicredit su Banco Bpm e non esclude una partita al rialzo o delle controofferte in arrivo. "Il tasso di cambio proposto implica un prezzo dell'azione solo marginalmente superiore al prezzo di chiusura alla fine della scorsa settimana, non possiamo escludere una modifica dei termini dell'operazione per renderla più attraente o che altre parti mostrino interesse per Bpm" scrivono gli analisti promettendo di seguire gli sviluppi della vicenda.
Salvini: 'Unicredit straniera, si guardi alla composizione azionaria'
"Questo dice la composizione azionaria". Così il vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, a margine del convegno sul Ponte sullo Stretto a chi gli chiedeva perché considera Unicredit una banca straniera. Comunque "non ce l'ho con nessuno, basta che non si metta in discussione il terzo polo bancario che sta nascendo", ha sottolineato il vicepremier.
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