Il governatore della Banca di Francia, Francois Villeroy de Galhau, lancia l'allarme sull'elevato livello di debito pubblico della seconda economia della zona euro paralizzata da crisi politiche a ripetizione.
Intervistato da quotidiano Le Figaro, avverte che "se il nostro Paese resta nella negazione di bilancio, rischia uno avvitamento economico progressivo". Le incertezze sul piano nazionale ed internazionale hanno indotto ieri la Banque de France a tagliare le stime di crescita per il 2025. L'istituto prevede ora una crescita del Pil allo 0,9% nel 2025, contro 1,2% in precedenza.
Anche la previsione per il 2026 viene tagliata di 0,2 punti rispetto alle proiezioni di settembre, all'1,3%, stessa percentuale prevista per il 2027. La Banque de France stima sempre una crescita dell'1,1% quest'anno. Villeroy invita il Parlamento a tenersi alla larga dalle "zizzanie politiche" e sottolinea che la questione dei conti pubblici deve "andare oltre i diversi interessi partigiani e personali".
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