Mercati azionari del Vecchio
continente fiacchi dopo la raffica di dati macroeconomici dagli
Stati Uniti e l'avvio di Wall Street, con le Borse di Madrid
(-1,3%) e Milano (-1,2%) deboli soprattutto a causa delle
banche.
Londra cede lo 0,8%, Francoforte lo 0,3% e Francoforte lo
0,2%, mentre Parigi oscilla sulla parità.
L'euro fatica a tenere quota 1,05 contro il dollaro, mentre
lo spread tra Btp e Bund tedeschi a 10 anni resta calmo sui 116
punti base. Tra le materie prime il gas recupera il 3% a 41,5
euro al Megawattora, mentre il petrolio cede l'1,5% e fatica a
tenere i 70 dollari al barile.
Gli operatori guardano anche al futuro dei tassi Usa, dando
per scontato il taglio di 25 punti base che dovrebbe varare
domani la Fed.
In questo clima, in Piazza Affari tra i titoli principali i
peggiori sono Bper e Unipol, che scendono del 2,4%, mentre Eni,
Saipem e Intesa cedono due punti percentuali. Unicredit è in
calo dell'1,7%, mentre Banco Bpm scende dell'1,3% a quota 7,8
euro.
Tim oscilla sulla parità dopo la corsa di ieri sul possibile
interesse di Cvc per la quota in mano a Vivendi, mentre
Stellantis sale di mezzo punto percentuale. Tonica Stm, in
aumento dell'1,2%.
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