Le Borse europee proseguono deboli,
con i timori degli investitori per la crescita economica cinese.
L'attenzione si concentra sulle decisioni che saranno prese da
Donald Trump sul fronte dei dazi e sulle prossime mosse delle
banche centrali sulla politica monetaria. Sul versante valutario
prosegue il rafforzamento del dollaro sullo yuan cinese, mentre
l'euro passa di mano a 1,0285 sul biglietto verde.
L'indice d'area stoxx 600 cede lo 0,1%. In calo Parigi
(-0,64%) e Francoforte (-0,3%). Poco mosse Londra (-0,04%) e
Madrid (+0,09%). I principali listini europei sono appesantiti
dal lusso (-1,2%) e dalle auto (-1%). Male anche il comparto
tecnologico (-0,6%). Seduta positiva per l'energia (+0,6%) con
il prezzo del petrolio in calo. Il Wti scende dello 0,4% a 72,80
dollari al barile. Il Brent si attesta a 75,61 dollari, con una
flessione dello 0,4%.
In rialzo il settore delle banche (+0,2%) e quello delle
assicurazioni (+0,3%). Avanzano le utility (+0,3%), mentre il
prezzo del gas resta volatile. Ad Amsterdam le quotazioni
scendono dello 0,6% a 49,95 euro al megawattora.
Poco mossi i rendimenti dei titoli di Stato. Lo spread tra
Btp e Bund è stabile a 116 punti, con il tasso del decennale
italiano al 3,54% e quello tedesco al 2,38 per cento. In aumento
dello 0,5% l'oro, bene rifugio per eccellenza, a 2.656 dollari
l'oncia.
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