"Occorre aprire a un concreto
confronto con gli operatori per una riforma efficace" dei porti.
E' quanto afferma il presidente di Uniport Pasquale Legora in
merito alle informazioni circolate nelle scorse settimane in
merito.
"Finalmente si cominciano a diradare le nubi su un'ipotesi di
riforma dell'assetto della portualità italiana di cui si è solo
parlato per quasi due anni". Per Legora il "rafforzamento della
governance a livello centrale, coordinamento delle Autorità di
Sistema Portuale e semplificazioni, sono tutti obiettivi che,
come associazione di terminalisti ed imprese portuali,
condividiamo. Condivisibile è anche l'intendimento di una legge
delega che definirà il mandato al Governo per definire in
dettaglio le modifiche alla normativa vigente e i tempi entro i
quali si dovranno approvare quelle modifiche".
"Certo siamo ancora a livello di indicazioni molto generali.
Su alcuni argomenti pur rilevanti (ad esempio il lavoro) non è
chiaro come saranno declinati in concreto gli obiettivi di
riorganizzazione e razionalizzazione cui si fa cenno e a quale
categoria di imprese ci si riferisce".
"La previsione di attuare la riforma attraverso una legge
delega lascia al governo un ampio margine di tempo per definirne
i dettagli, consente di chiarire tutti questi aspetti e dubbi e,
se ci sarà la volontà del Governo stesso (e in primo luogo del
ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e del Ministero
del Mare), di aprire un confronto con le rappresentanze dei
diversi stakeholder. Uniport è pronta e disponibile a questo
confronto, non solo nell'interesse delle imprese che
rappresenta, ma dell'intero sistema-Paese", conclude.
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