Toshiba annuncia lo scorporo in tre
entità separate entro l'anno fiscale 2023, nel tentativo di
migliorare la propria redditività e soddisfare le richieste
degli azionisti stranieri. La riorganizzazione del conglomerato
nipponico prevede tre diversi comparti: le infrastrutture - che
comprenderanno anche la capacità di generare elettricità, i
dispositivi elettronici, e le memorie a semiconduttori. I nomi
delle compagnie verranno decisi successivamente e i dettagli si
discuteranno a un meeting straordinario degli azionisti che si
svolgerà tra gennaio e marzo.
Il business principale verrà mantenuto all'interno della
controllante Kioxia Holdings, un produttore di chip di memoria
che era stato scorporato da Toshiba. L'amministratore delegato
Satoshi Tusnakawa ha detto che l'operazione consentirà ai tre
enti di migliorare i margini di redditività nel proprio settore,
conservando la stessa filosofia della casa madre. Negli ultimi
anni la gestione di Toshiba - i cui interessi spaziano dal
settore industriale, alle centrali nucleari e la ricerca
avanzata, è stata oggetto di numerose critiche da parte degli
azionisti che chiedono ai dirigenti una strategia ben definita
per aumentare la capacità a produrre reddito. Lo scorso giugno
una inchiesta indipendente all'interno della azienda aveva
rivelato un tentativo di collusione tra il Cda e il governo di
Tokyo, tendente a impedire una maggiore presenza di investitori
stranieri nell'organigramma aziendale. La notizia determinò
l'uscita di scena a sorpresa del presidente del consiglio degli
azionisti, Osamu Nagayama, assieme a un altro membro del
comitato che era predisposto a garantire la trasparenza delle
operazioni finanziarie della società.
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