(di Andrea D'Ortenzio)
Il taglio dei tassi della Bce, nei
prossimi mesi, creerà un "ambiente più favorevole" all'attività
sui mercati dei capitali e all'investment banking dopo che negli
scorsi due anni la crescita del costo del denaro aveva frenato
tali operazioni.
Ppreviste più commissioni nei ricavi dei gruppi finanziari e
bancari, una maggiore attenzione al risparmio gestito e ancora
prudenza verso il mondo cripto. Il presidente di Assiom Forex
Massimo Mocio vede un 2025 segnato comunque da molte incertezze,
dalla crisi politica in Francia alle elezioni in Germania, con
un'economia europea ancora poco esaltante (+0,9% il Pil
previsto) e tutte le incognite del ritorno di Donald Trump alla
Casa Bianca.
In un'intervista con l'ANSA, il banchiere sottolinea come
"dopo la crisi del debito, quella finanziaria, la pandemia e le
guerre, i tassi a zero e poi in forte crescita, il mondo
finanziario sta cercando e trovando un suo nuovo equilibrio".
La "Bce ha finalmente avviato il percorso di riduzione dei
tassi e la direzione è quella" auspicata da "tempo". "Dopo il
taglio di giovedì di 25 punti base nelle prossime riunioni, ci
dovrebbero essere ulteriori riduzioni per arrivare, a giugno
2025 intorno al 2% dall'attuale 3%". "Molto dipenderà ovviamente
dall'economia, in particolare da quella tedesca" avvisa.
La Bce sembra aver rimosso nell'ultima riunione la stance
restrittiva pur continuando a non indicare una precisa "forward
guidance " lasciando ancora i mercati finanziari nell'incertezza
su quello che sarà il tasso "naturale", il tasso di arrivo di
questo ciclo di riduzione."
In ogni caso "la Bce continuerà a ridurre il suo bilancio che è
già sceso di più di 2000 miliardi dal picco del 2022 e, a fine
novembre, era poco sopra quota 6300. Un andamento che il mercato
ha assorbito non senza effetti collaterali."
C'è poi l'incognita Trump: il presidente eletto ha designato
in campo economico persone di esperienza, ricorda Mocio e
dovrebbe procedere verso una deregolamentazione finanziaria,
dazi e stretta all'immigrazione. Uno scenario cui l'Europa dovrà
far fronte e che potrà allargare ancor più le divergenze
economiche e inflazionistiche con l'Europa, aumentando "il
differenziale fra bond americani e tedeschi ai nuovi massimi
assoluti". Dal canto suo l 'Unione "segna il passo su una
maggiore integrazione come auspicato dai rapporti stilati da
Letta e Draghi. Non si vede "ancora un vero mercato unico dei
capitali" e scontiamo "la mancanza di un titolo di debito risk
free come auspicato dal nostro governatore della Banca d'Italia
Fabio Panetta".
E fra le due zone è possibile che cresca anche un'altra linea
di divisione: l'amore per le cripto espresso da Trump ha fatto
balzare le quotazioni del Bitcoin e di molti altri asset cripto.
La Ue, ricorda Mocio, "ha varato il Micar che è un buon
regolamento" e anche l'Italia si è mossa con il registro Oam per
portare gli operatori in uno spazio vigilato. "Occorre comunque
distinguere fra le stable coin e altri asset" verso i quali la
Bce nutre ancora molta prudenza se non avversione, ricorda.
"Quello che sicuramente può essere adottato con vantaggio per il
settore finanziario è la tecnologia blockchain Dlt oltre che
l'intelligenza artificiale". "Sono tutti temi che tratteremo -
conclude - al prossimo congresso dell'Assiom Forex il 14 e 15
febbraio 2025 a Torino
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