Nel 2021, un milione 382 mila minori
e un milione 86 mila giovani di 18-34 anni sono in povertà
assoluta; lo sono inoltre 734 mila anziani, tra i quali
l'incidenza si ferma però al 5,3%.
"Nel Nord - evidenzia l'Istat - la crescita della povertà
assoluta è stata molto accentuata nel 2020: l'incidenza tra gli
individui è aumentata di 2,5 punti percentuali rispetto al
2019, raggiungendo il 9,3% (quattro volte il valore del 2005);
nel Mezzogiorno, invece, un aumento marcato si osserva tra il
2011 e il 2013, quando si è passati dal 6,1 al 10,6%, e un
ulteriore incremento si è registrato nel 2017. Nel 2021, il
Nord mostra segnali di miglioramento, mentre nel Mezzogiorno si
raggiunge il punto più alto della serie (12,1%)".
Tra le diverse tipologie di famiglie, l'incidenza è
diminuita tra gli anziani soli, è rimasta sostanzialmente
stabile tra le coppie di anziani, è fortemente cresciuta tra le
coppie con figli, tra i monogenitori e tra le famiglie di altra
tipologia (famiglie con due o più nuclei o con membri
aggregati). Nel 2021, livelli particolarmente elevati sono stati
raggiunti per le famiglie con tre o più figli minori, tra le
quali è povera una famiglia su cinque (ciò si associa alla
dinamica particolarmente negativa osservata tra i minori).
Il dato sulle famiglie con stranieri, disponibile solo a
partire dal 2014, segnala come queste ultime presentino livelli
di povertà assoluta quasi cinque volte più elevati di quelli
delle famiglie di soli italiani che dal 2016 oscillano intorno
al 25%.
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