(ANSA) - VENEZIA, 15 FEB - Si chiama "Take care of you", in
avvio nei prossimi mesi, il progetto promosso da Cisl Veneto
insieme alle categorie Fai Cisl (agricoltura) e Filca Cisl
(edilizia), cofinanziato da Inail Veneto e realizzato con la
collaborazione di Anapia-Ial Veneto e il supporto
tecnico-scientifico di HeadUp, spin-off dell'Università Ca'
Foscari Venezia, destinato ai lavoratori e alle lavoratrici dei
settori dell'edilizia e dell'agricoltura, per prevenire gli
infortuni sul lavoro negli ambiti produttivi in cui i rischi
possono essere maggiormente sottovalutati.
Il seminario di presentazione si è svolto stamani a Mestre
(Venezia), con un riepilogo dei dati sugli infortuni e le
malattie professionali in Veneto. In particolare, per le
costruzioni tra i principali infortuni denunciati vi sono
lesioni e fratture della mano, la colonna vertebrale e la
caviglia. Le malattie professionali più frequenti sono legate al
sistema ostemuscolare, tessuto connettivo, sistema nervoso,
orecchio, sistema respiratorio e tumori. Per il settore
agricoltura, invece, la causa più frequente di infortuni è lo
scivolamento, seguita dalla "perdita di controllo totale o
parziale di una macchina", in maggior parte il trattore. Tra le
malattie professionali quelle legate al sistema osteomuscolare e
del tessuto connettivo, del sistema nervoso e dell'orecchio, con
un rischio molto elevato di essere contratte a causa dell'uso di
antiparassitari, ma anche per l'esposizione alle intemperie o
per l'uso di posture spesso non corrette.
Numerose le azioni di comunicazione e prevenzione previste
dal progetto, che partirà dalle assemblee con i lavoratori e
dalle iniziative pubbliche, fino agli incontri con gli studenti
degli ultimi anni di istituti agrari, di scuole edili e di
istituti professionali del territorio.
"Il progetto ha trovato l'approvazione di Inail - ha detto la
direttrice regionale dell'istituto Enza Scarpa - anche perché
fortemente innovativo, tecnologico e quindi accessibile non solo
da una vasta platea di lavoratori, ma anche da studenti
impegnati in percorsi di studio attinenti ai due settori
individuati".
Per il segretario veneto Cisl, Gianfranco Refosco "i dati
parlano chiaro e la tendenza di crescita non si spiega
esclusivamente con la ripresa delle attività del post pandemia.
Nella nostra regione, come nel resto del Paese, gli infortuni
non diminuiscono da anni, indicandoci un trend davvero
preoccupante. Lo stesso vale per le malattie professionali
cresciute pure nel 2022 e spesso sottovalutate: servono anche
rispetto a queste maggiore consapevolezza e comportamenti
responsabili sviluppati nel tempo. Prevenzione e formazione,
sono le nostre parole d'ordine, che tradurremo in atti concreti
con il progetto di Cisl Veneto e Inail Veneto, con l'obiettivo
di raggiungere circa 4mila lavoratrici e lavoratori". (ANSA).