Prevenire oltre che risarcire dopo
i danni dell'alluvione. Sale la dotazione per il bando di Camera
Marche che mette al centro degli interventi pubblici il tema
della prevenzione e della sicurezza. "Vogliamo presentare
nuovamente il bando dopo il rafforzamento in termini sia di
entità della misura che di comunità coinvolte", ha spiegato il
presidente di Camera Marche Gino Sabatini durante l'appuntamento
odierno ad Ancona per la presentazione, ricordando come siano
oltre 68mila le imprese potenzialmente coinvolte da questa
misura. Sale il plafond, ora, da 600mila a 1 milione di euro per
permettere alle piccole e medie imprese marchigiane, che hanno
sede nei comuni colpiti dalle alluvioni del settembre 2022 e
maggio 2023, di attrezzarsi preventivamente contro il ripetersi
di simili situazioni di meteo avverso. Emergenze che rischiano
di divenire strutturali in presenza di un cambiamento climatico
sotto gli occhi di tutti, come ricordato dal Prefetto di Ancona
Darco Pellos. Attraverso il bando si incoraggia e supporta
investimenti per l'acquisto di beni strumentali e opere con cui
migliorare la risposta alle emergenze e per la prevenzione, fra
le quali: barriere frangi acque/paratie; strutture per elevare
materiali e macchine; serramenti a tenuta stagna
antiallagamento; sistemi di canalizzazione e/o recupero
dell'acqua; attrezzature e macchinari per la rimozione e
movimentazione di terra e fango; generatori elettrici;
motopompe; spese di assicurazione per danni da eventi climatici.
Le domande si potranno presentare dalle 10 dell'11 dicembre,
alle 16 del 18 dicembre prossimo, esclusivamente in modalità
telematica. A concludere l'appuntamento, l'on. Mirco Carloni.
"Il rischio ambientale è ormai un rischio d'impresa di cui
tenere conto. È fondamentale avere una visione strategica,
un'attenzione che non si allenti passata l'emergenza, proprio
alla luce delle fragilità che sono state evidenziate. Per troppi
anni le Marche, forti della capacità, encomiabile, di sopportare
non hanno reclamato né ottenuto" e andando al tema evento
alluvionale ha sottolineato "abbiamo vasche di colmata piene,
sistema di trattenuta acque inesistenti, sistema di raccolta che
non tengono conto di evenienze come quelle delle recenti
esondazioni", assicurando, quindi, un cambio di passa necessario
ed improcrastinabile in campo di dissesto idrogeologico e di
infrastrutture.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA