Secondo Confapi Sicilia, l'Agenzia
delle Entrate ha espresso pareri contraddittori con l'effetto di
accrescere la sfiducia degli imprenditori siciliani in tema di
richieste di agevolazioni che adesso sarebbero esposte al
rischio di sanzioni e multe. "L'Agenzia adesso ritiene che non
sia applicabile l'esenzione prevista dal decreto Ristori, poi
estesa agli anni 2021 e 2022 - scrive Dhebora Mirabelli,
presidente Confapi Sicilia - le imprese avevano contabilizzato i
contributi al netto dell'esonero fidando in precedenti pareri
della stessa Agenzia. La decontribuzione doveva essere esente
tanto ai fini Ires che Irap".
"Per questo motivo sono preoccupanti le ultime risposte agli
interpelli sul decreto Ristori - aggiunge Mirabelli - che
escludono invece l'esonero parziale del versamento dei
contributi, meglio noto come decontribuzione Sud. Vengono
infatti smentite precedenti risposte della stessa Agenzia delle
Entrate".
"Sono molti gli imprenditori siciliani che oggi si trovano
nella condizione di evasori per aver contabilizzato in bilancio
l'importo al netto del contributo - dice Mirabelli - una
smentita quella di queste ultime settimane da parte dell'Agenzia
delle Entrate che si trasforma in un danno al tessuto produttivo
nazionale, maggiore contribuente dello Stato italiano".
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