I rapporti economici e
commerciali tra Italia e Argentina "si basano su una tradizione
di amicizia e collaborazione storica fortemente radicata e su
una preziosa complementarità: l'Argentina dispone di risorse
naturali e materie prime essenziali per affrontare le
transizioni e l'industria italiana può offrire soluzioni,
processi, tecnologie e know-how avanzati ed innovativi per
massimizzare i vantaggi reciproci delle collaborazioni
industriali". Così la vicepresidente per l'Export e l'Attrazione
degli Investimenti Esteri di Confindustria, Barbara Cimmino, a
margine della missione di sistema a Buenos Aires con il
vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani. "Una
ulteriore leva da attivare - aggiunge - attiene alla formazione
tecnica che è cruciale per rafforzare la cooperazione e
potenziare la competitività industriale".
Per Cimmino, inoltre, il potenziale del mercato argentino
"con cui l'interscambio ammonta a 2 miliardi di euro e dove vi
sono già oltre 170 imprese italiane con presenza stabile,
verrebbe moltiplicato con la conclusione e l'entrata in vigore
dell'accordo Ue-Mercosur". Dopo 25 anni di negoziato l'accordo
"fornirebbe una piattaforma comune per integrare le economie dei
27 paesi dell'Unione europea con Argentina, Brasile, Uruguay e
Paraguay dando vita a un'alleanza commerciale che darebbe
accesso preferenziale alle nostre produzioni a un enorme bacino
di consumatori e costituirebbe una realtà di importanza
strategica a livello globale", conclude.
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