"La produzione industriale della
metalmeccanica a Lucca, Pistoia e Prato non è sfuggita
all'andamento lento del livello nazionale e, a parte l'eccezione
dei mezzi di trasporto, ferrotranviario e nautica, il settore
segna una stasi, secondo la recente rilevazione del Centro Studi
Confindustria Toscana Nord". Lo ha affermato Vincenzo Renzo,
presidente della sezione metalmeccanica di Confindustria Toscana
Nord, all'assemblea odierna che ha visto la partecipazione del
direttore di Federmeccanica, Stefano Franchi.
L'industria metalmeccanica di Lucca, Pistoia e Prato conta un
totale di 1.618 imprese, 14.947 addetti e un valore della
produzione pari a 4,37 miliardi di euro.
"Oggi, fra tanti colleghi, ho percepito la pervicace
intenzione di continuare a fare impresa - ha detto Vincenzo
Renzo - secondo una serie di dettami che ci accomunano e che
sono propri del nostro sistema confindustriale, e di
Federmeccanica: attenzione alla sostenibilità ambientale e
sociale, ricerca, innovazione, valorizzazione delle nostre
risorse aziendale e formazione di nuovi addetti, welfare
aziendale. Il tutto nell'ottica della competitività e
consapevoli che da qui a poco saremo chiamati a confrontarci con
temi sempre più pressanti, in quadro internazionale
probabilmente diverso da quello a cui siamo abituati e che non è
indifferente per aziende come le nostre, che lavorano in ogni
Paese del mondo".
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