Per quanto riguarda le denunce di
infortunio, indica inoltre l'Inail, a livello nazionale i dati
rilevati a settembre di ciascun anno evidenziano una diminuzione
dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati dai 363.064
del 2023 ai 361.804 del 2024 (-0,3%), e un aumento di quelli in
itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra
l'abitazione e il posto di lavoro, da 67.765 a 71.198 (+5,1%).
Quanto alle denunce di infortuni mortali, i dati provvisori
indicano per i primi nove mesi del 2024 rispetto allo stesso
periodo del 2023 un decremento dei casi avvenuti in occasione di
lavoro, passati da 593 a 567 e un aumento di quelli in itinere,
da 168 a 209. L'aumento ha riguardato la gestione Industria e
servizi, che passa da 651 a 663 denunce mortali, e l'Agricoltura
(da 85 a 93), mentre il Conto Stato scende da 25 a 20 casi. Tra
i settori con più decessi avvenuti in occasione di lavoro si
evidenziano le Costruzioni con 106 casi (contro i 92 del 2023),
il comparto manifatturiero con 71 decessi denunciati (64 nel
2023), il Trasporto e magazzinaggio con 66 (79 nel 2023), il
Commercio con 39 (46 nel 2023) e il Noleggio e servizi di
supporto alle imprese con 27 (29 nel 2023). L'analisi per classi
di età evidenzia incrementi delle denunce tra gli under 15 (da 1
a 2 casi), tra i 20-24enni (da 37 a 40), tra i 35-39enni (da 46
a 55), tra i 45-54enni (da 188 a 207) e tra gli over 59 (da 177
a 191) e riduzioni tra i 15-19enni (da 15 a 9), tra i 25-34enni
(da 81 a 72), tra i 40-44enni (da 69 a 55) e tra i 55-59enni (da
147 a 143).
Rispetto alle malattie professionali, le patologie del
sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del
sistema nervoso e dell'orecchio continuano a rappresentare,
anche nei primi nove mesi del 2024, le prime tre tipologie di
malattia denunciate, seguite dai tumori e dalle patologie del
sistema respiratorio.
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