"Preoccupazione" da parte di
Legacoop Romagna per il ritardo nel piano speciale del
Commissario per quanto riguarda i rimborsi legati all'alluvione
del maggio 2023. Con un accesso alla piattaforma 'Sfinge'
"ancora oggi troppo complicato - osserva l'associazione - meno
del 2% dei danneggiati ha ricevuto un risarcimento dallo Stato".
Nel dettaglio, viene evidenziato in una nota, "gli ultimi
dati complessivi forniti dalla struttura commissariale parlano
di 2.522 domande presentate" sulla stessa piattaforma: circa due
terzi, 1.661, si sono concluse con esito positivo, per un
importo totale di 62,2 milioni, 38,7 milioni per le famiglie e
23,5 milioni per le imprese ma la platea di danneggiati è pari a
86.000 soggetti, 70.000 privati e 16.000 imprese, per un danno
complessivo per la parte privata pari a 3,5 miliardi Ciò
significa - viene argomentato ancora - che meno del 2% dei
soggetti alluvionati ha ricevuto un ristoro dallo Stato e che i
rimborsi hanno coperto circa l'1,8% dei danni".
A giudizio di Legacoop Romagna, "segnali di ottimismo
vengono, invece, dalla Regione. Bene l'aumento del
Cis-Contributo di immediato sostegno per i cittadini colpiti
dalle alluvioni del 2023 e 2024, che ora è di 10.000 euro.
Soddisfazione anche per l'attivazione del contributo di 20mila
euro per le imprese, previsto dalla normativa di Protezione
Civile per le situazioni di emergenza e mai reso operativo".
Questi, osserva il presidente dell'associazione, Paolo
Lucchi, "sono spiragli, ma importanti. È positiva anche la
proposta avanzata dalla Regione Emilia-Romagna, d'intesa con gli
Enti locali e con tutte le rappresentanze sociali del Patto per
il Lavoro e il Clima, di un percorso che consenta di approvare
il Piano Speciale e contestualmente dare avvio ad un primo
stralcio di interventi che comprende le opere più urgenti nei
diversi bacini. Questo primo stralcio richiederebbe nel triennio
2025-2027 circa 877 milioni, che consentirebbero di avviare gli
interventi decisivi".
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