Il governo argentino di
Javier Milei ha tagliato di quasi mezzo miliardo di pesos (circa
450 milioni di euro) l'importo stanziato per il pagamento delle
pensioni attraverso una modifica alla legge di Bilancio.
La decisione, si legge nel decreto pubblicato oggi sulla
Gazzetta Ufficiale (Boletin Oficial), è stata giustificata
affermando che lo scorso luglio il ministero dell'Economia aveva
rafforzato questa partita del bilancio in previsione di un tasso
di inflazione più elevato di quello poi effettivamente
registrato.
Il taglio del surplus generato grazie al calo dell'inflazione
ha tuttavia suscitato forti critiche da parte dell'opposizione.
Al centro delle obiezioni è la decisione di applicare un
ulteriore aggiustamento della spesa senza tenere conto che il
potere d'acquisto delle pensioni ha subito in un anno un calo
del 21% in termini reali secondo calcoli dell'Ufficio di
bilancio del Parlamento
"Sebbene si tratti di una manovra consentita è riprovevole è
da un punto di vista etico e di sensibilità umana", ha affermato
la deputata dell'Unione civica radicale (centro), Gabriela
Brouwer de Koenig, presidente della Commissione della previdenza
sociale.
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