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Via al recupero dello storico Palazzo Serristori a Firenze

Via al recupero dello storico Palazzo Serristori a Firenze

Case lusso in dimora rinascimentale che ospitò pure i Bonaparte

FIRENZE, 02 dicembre 2020, 11:21

Redazione ANSA

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E' stata l'ultima dimora di Giuseppe Bonaparte, fratello di Napoleone, re di Spagna e di Napoli, che vi si rifugiò in esilio, e anche residenza, sempre nell'800, della nobile famiglia russa dei Demidoff a cui è pure intitolata la piazza prospiciente. Ma Palazzo Serristori a Firenze, nato come villa rinascimentale in riva all'Arno, non lontano da Ponte Vecchio, ha avuto tra i suoi ospiti anche papa Leone X dei Medici - di cui si conserva lo stemma nell'atrio principale -, Puccini e Rossini, lord Byron e Shelley, Richard Strauss e Wagner. Vi soggiornò spesso pure la regina Elena di Savoia: la sua dama di compagnia era la marchesa Hortense de la Gandara, sposata con il conte Umberto Serristori, casato a cui si deve la costruzione del palazzo e che lo ha abitato fino alla seconda metà del secolo scorso. Rimasto a lungo senza inquilini Palazzo Serristori ora è destinato a ospitare residenze extralusso.
    Acquistato a marzo dal gruppo Ldc residences di Taiwan - già impegnato a Firenze nella riqualificazione a residenze di un altro storico edificio, Palazzo Portinari Salviati - sarà recuperato grazie a un imponente restauro che partirà a primavera prossima per ricavarne appartamenti prestigiosi. I prezzi delle future dimore variano da 2 a 7 milioni di euro, della vendita si occuperà in via esclusiva Lionard Luxury Real Estate. Il recupero prevede un investimento di decine di milioni di euro, impegnate imprese italiane e del territorio per alcuni anni: Palazzo Serristori si estende su 5.500 metri quadrati di interni e ha un giardino di 3.000 metri quadrati.
   

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