Un mercato potenziale di quasi 17
miliardi di euro. È quello delle obbligazioni che le 'Mid-Cap'
italiane potrebbero emettere per sostenere i propri investimenti
e processi di crescita, con oltre 11 miliardi (circa il 65%) che
potrebbero essere emessi nella forma di "green bond". Lo afferma
uno studio realizzato da Cerved rating agency e Sella investment
banking sulle opportunità legate al mercato corporate bond in
Italia per le società quotate con media capitalizzazione e sul
potenziale delle emissioni di green bond.
"La politica europea ha riaffermato anche di recente la
necessità di colmare il divario tra il mercato dei capitali
europeo e quello statunitense per accelerare gli investimenti
necessari per la transizione green e digitale", commenta
Fabrizio Negri, amministratore delegato di Cerved rating agency,
secondo il quale "in uno scenario di mercato contraddistinto dal
più rapido rialzo dei tassi di interesse nell'epoca euro, i
bond, come emerge dalla ricerca basata sui nostri rating,
rappresentano una valida fonte aggiuntiva".
"Con l'attuale crescente attenzione alla sostenibilità, il
ruolo del mercato dei capitali sarà sempre più cruciale per
fornire le risorse private necessarie alla transizione",
aggiunge Giacomo Sella, Head of Sella corporate & investment
Banking, spiegando che "ricorrere a emissioni obbligazionarie
Esg offre alle aziende l'opportunità di accedere a uno strumento
finanziario flessibile e in grado di tracciare l'impatto
ambientale e sociale positivo generato dai loro investimenti",
conclude Sella.
Guardando alla dimensione aziendale espressa in termini di
fatturato, la ricerca evidenzia una certa omogeneità fra le
diverse fasce: le imprese con fatturato tra i 30 e 100 milioni
potrebbero emettere poco più del 30% dei 16,6 miliardi di
potenziale complessivo, mentre le aziende con ricavi compresi
tra i 100 e i 300 milioni raggiungerebbero il 47,6% del totale.
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