Dai segreti delle parrucche e dei
trucchi nel Settecento all'uso della foglia d'oro e della carta
fiorentina, dalla pietra di luna ai giochi di specchi nella
costruzione del cannocchiale: torna la quinta edizione delle
'Botteghe della scienza', un ciclo di incontri ideati dal Museo
Galileo di Firenze per tutta la famiglia, al via domenica 14
gennaio con 'Il tornio del vasaio e la forza centrifuga' a cura
di Officina Ceramica e Bottega Pendolare. L'iniziativa è
organizzata in collaborazione con Opera Laboratori e Unicoop
Firenze, col patrocinio del Comune e della Camera di commercio
di Firenze.
Dal 14 gennaio al 24 marzo i laboratori saranno incentrati
sul recupero della memoria delle antiche tecniche artigiane:
durante le attività, della durata di circa 90 minuti, i
partecipanti assisteranno a dimostrazioni pratiche e al termine
riceveranno un'utile guida per poter ripetere autonomamente le
attività svolte. L'obiettivo è quello di far luce e dare voce
alle antiche attività artigiane ancora vive, e permettere la
creazione di un ponte con il passato verso il futuro, dai
mestieri di ieri alle idee di domani.
"Il segreto è unire scienza e artigianato, mostrare
l'artigiano come uno scienziato che usa strumenti anche molto
antichi", afferma Andrea Gori, responsabile attività educative
del Museo Galileo. "Con questa iniziativa riscopriamo tanti
mestieri antichi a rischio di estinzione, dove c'è un fabbisogno
di manodopera importante, e li presentiamo ai giovani", sostiene
Giuseppe Salvini, segretario generale della Camera di commercio
di Firenze.
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