Nel 2023 "l'aggregato dei liberi
professionisti conta circa un milione 360.000 unità", con "una
crescita pressoché continua, che ha caratterizzato il comparto
fino al 2019", ma che si è interrotta bruscamente nel 2020, allo
scoppio della pandemia da Covid, "quando sono calati di circa
75.000, rispetto all'anno precedente", mentre c'è stato "un
recupero nel 2021 molto significativo (+3,6%), però di breve
durata".
È quanto si legge nel rapporto stilato dall'Osservatorio di
Confprofessioni, coordinato dal professor Paolo Feltrin, che
viene presentato questa mattina, nella sede del Cnel, a Roma che
evidenzia come "il 2023 si chiuda nel segno di una nuova salita,
seppur più contenuta, nell'ordine dello 0,8%". Rispetto allo
scorso anno, vi sono "circa 133.000 donne in più, al confronto
con il 2010", mentre la componente maschile mostra nel tempo
"complessivamente una dinamica di crescita più contenuta e meno
lineare", con un saldo positivo limitato a circa 40.000 unità
nell'intero periodo (2010-2023).
Esaminando le aree di attività, si scopre che vi sono 680.000
soggetti che operano nei campi scientifici e tecnici, circa
222.000 nella sanità; le professioni che nell'ultimo anno
osservano le perdite più consistenti sono quelle collocate nel
"Credito e assicurazioni" e nel "Commercio, alberghi e
ristoranti", si sottolinea nel testo. In generale, poi - mette
in risalto la Confederazione presieduta da Gaetano Stella -
nella nostra Penisola "un libero professionista su due ha un'età
superiore a 48 anni e ben uno su quattro ha superato i 57 anni".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA