Il settimanale satirico francese Charlie Hebdo ha ripubblicato le caricature di Maometto che ne avevano fatto un bersaglio del terrorismo islamico: lo ha annunciato il giornale alla vigilia dell'apertura del processo per l'attentato che nel gennaio 2015 fece 12 vittime nella sua redazione. "Non chineremo mai la testa, non rinunceremo mai", spiega il direttore di Charlie, Riss, nel numero in edicola la cui copertina riprende le contestate caricature del Profeta.
"In Francia c'è libertà di blasfemia". Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron, riferendosi alla decisione del settimanale Charlie Hebdo di ripubblicare le vignette su Maometto, alla vigilia dell'avvio del processo per la strage jihadista che decimò la redazione nel 2015. "Domani avremo tutti un pensiero" per le vittime "vigliaccamente uccise", ha aggiunto incontrando la stampa a Beirut.
Il Pakistan condanna con "la massima fermezza" la decisione del settimanale francese Charlie Hebdo di ripubblicare le caricature di Maometto alla vigilia dell'avvio del processo per la strage in redazione. "Un simile atto deliberato che mira a urtare i sentimenti di miliardi di musulmani non può essere giustificato come un esercizio della liberà di stampa o di opinione", ma "minacciano le aspirazione mondiali alla coesistenza pacifica" tra le confessioni, si legge in un tweet del ministero degli Esteri di Islamabad. Migliaia di pachistani erano scesi in piazza all'indomani della pubblicazione delle vignette nel 2015.
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