Il presidente brasiliano, Jair
Bolsonaro, ha definito le ong che operano in Amazzonia un
"cancro", dopo che le stesse lo avevano accusato di incoraggiare
gli incendi nella foresta tropicale.
"Non si riesce ad estirpare quel grande cancro chiamato ong
che si trova in Amazzonia", ha detto il capo dello Stato la
notte scorsa durante una diretta sui social.
"La foresta è umida, non c'è fuoco, ora stanno facendo
un'altra campagna dicendo che ho dato fuoco all'Amazzonia, sono
mascalzoni, mi puntano contro i fucili", ha aggiunto Bolsonaro,
rispondendo alle domande dei giornalisti della radio Jovem Pan.
Il presidente ha poi ricordato che nel settembre 2019 tenne
un discorso sull'Amazzonia all'Assemblea generale delle Nazioni
Unite, a New York, e che nell'occasione ebbe colloqui con vari
altri leader di governo mondiali.
"Ho parlato con alcuni capi di Stato, e volevano che il mio
governo raggiungesse il 20% delle terre destinate alle riserve
indigene (in Amazzonia). Riuscite a immaginare più riserve, più
parchi nazionali? Il Brasile non potrebbe farcela", ha concluso
Bolsonaro.
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