Con una votazione definita "storica" dai media la Camera dei deputati del Cile ha convertito in legge un progetto riguardante il 'matrimonio egualitario', ossia fra persone dello stesso sesso, che contempla anche il diritto di avere figli. Nel voto odierno, la Camera ha approvato la normativa con 82 voti favorevoli, 20 contrari e due astenuti, dopo aver ricevuto il testo, passato al Senato con 21 sì, otto no e una astensione.
La legge dovrà essere ora promulgata dalla presidenza della repubblica, per poter permettere la definizione delle procedure amministrative che introdurranno la novità e permetteranno alle coppie dello stesso sesso di sposarsi e avere, o adottare, figli. In un comunicato il Movimento per l'integrazione e la liberazione degli omosessuali (Movilh) cileno ha lodato la decisione, assicurando che "il Cile ha compiuto un passo storico e decisivo per l'avanzamento e il consolidamento dei diritti civili delle coppie e delle famiglie omosessuali che, senza distinzione, erano state discriminate e vulnerate fin dalle origini del nostro Paese".
Per festeggiare questo avvenimento "senza precedenti" in Cile, il movimento Lgbtq ha convocato una manifestazione in Plaza Baquedano a Santiago del Cile.
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