"Se vengono colpiti i reattori o l'impianto di raffreddamento, rischia di saltare in aria mezza Europa". Così Yevgeny Balitsky, il capo dell'amministrazione civile-militare russa della regione nel sud dell'Ucraina dove è situata la centrale nucleare di Zaporizhia, ha commentato in un'intervista alla tv russa la situazione del sito, che sempre secondo i russi è stato attaccato ieri dagli ucraini con l'impiego di droni kamikaze che hanno provocato 11 feriti. Lo riferisce la Tass. Kiev accusa invece le forze russe di immagazzinare nella centrale un gran numero di armi, tra cui carri armati e sistemi missilistici.
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"Gli attacchi dell'esercito ucraino ai siti nucleari mostrano l'intenzione di creare le condizioni per un disastro nucleare in Europa". Lo ha affermato oggi la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, dopo che ieri fonti russe avevano denunciato un attacco con droni sulla centrale di Zaporizhzhia con un bilancio di 11 feriti. Lee stesse fonti avevano detto che erano stati colpiti edifici di servizio ma nessuno dei sei reattori della centrale, che è la più grande d'Europa. Secondo Energoatom, l'azienda statale che supervisiona gli impianti nucleari in Ucraina, le forze russe hanno intanto chiesto l'accesso alla sale macchine della centrale nucleare di Zaporizhzhia, dove intendono immagazzinare il loro "intero arsenale militare", riporta Ukrainska Pravda. "Le forze militari russe chiedono all'amministrazione della centrale nucleare di Zaporizhzhia di aprire le sale macchine della 1a, 2a e 3a unità per potervi depositare l'intero arsenale militare. Agli occupanti sembra sicuro, poiché hanno una paura terribile di ricevere 'regali' dalle Forze Armate ucraine", commenta Energoatom. "Per questo motivo ora vogliono portare nelle sale macchine carri armati, camion, armamenti con carichi di munizioni, ecc", prosegue Energoatom. Sabato scorso il presidente di Energoatom, Pedro Kotin, aveva reso noto che la Russia utilizzava la centrale di Zaporizhzhia - la più grande d'Europa - come base per lo stoccaggio di armi, tra cui "sistemi missilistici".
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L'Occidente, l'Ucraina e la Russia devono porre fine al conflitto per evitare il "precipizio" della "guerra nucleare". Lo ha affermato il presidente bielorusso Alexander Lukashenko, principale alleato di Mosca, in un'intervista all'AFP. Secondo Lukashenko in ogni caso "dipende tutto dall'Ucraina, perché a questo punto la guerra potrebbe finire in condizioni migliori per loro". Quindi, il governo di Kiev "deve sedersi al tavolo dei negoziati e accettare di non minacciare mai la Russia".
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ANCORA BOMBE SUL TERRENO
Due persone sono morte e 19 sono rimaste ferite stamane in un bombardamento russo su Kharkiv, nel nord-est dell'Ucraina, secondo quanto ha riferito il capo dell'amministrazione militare regionale, Oleg Sinegubov, citato da Ukrainska Pravda. Il sindaco, Igor Terekhov, ha detto che il bombardamento è avvenuto in un'area densamente popolata. Nuove minacce arrivano dall'ex presidente russo Dmytri Medvedev, attuale vice capo del Consiglio di sicurezza nazionale, secondo il quale "come risultato di tutto ciò che sta accadendo, l'Ucraina potrebbe perdere i resti della sua sovranità statale e scomparire dalla mappa del mondo".
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