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Raid Fbi da Trump, 'sospetti su tentativo celare carte'

Raid Fbi da Trump, 'sospetti su tentativo celare carte'

Si legge nell'atto firmato da Jay Bratt, capo della sezione controspionaggio del dipartimento di Giustizia Usa

WASHINGTON, 31 agosto 2022, 07:15

Redazione ANSA

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Fbi © ANSA/EPA

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L'Fbi ha ottenuto il decreto di perquisizione nella residenza di Donald Trump a Mar-a-Lago dopo aver avuto evidenze "che documenti governativi erano stati probabilmente nascosti e rimossi dal deposito e che gli sforzi erano stati fatti probabilmente per ostruire l'indagine del governo". E' quanto si legge, secondo Politico, nelle 36 pagine con cui il dipartimento di Giustizia americano si oppone alla richiesta del tycoon di nominare uno 'special master', una sorta di arbitro per esaminare il materiale sequestrato dal Bureau.

"Che l'Fbi, nel giro di ore, abbia recuperato il doppio di documenti contrassegnati come classificati mentre l'avvocato e altri rappresentanti dell'ex presidente hanno avuto settimane per fare la loro 'ricerca diligente' mette in seria discussione la rappresentazione dei fatti nella certificazione del 3 giugno (sull'avvenuta restituzione di quanto richiesto, ndr) e getta dubbi sull'estensione della cooperazione in questa vicenda", si legge nell'atto firmato da Jay Bratt, capo della sezione controspionaggio del dipartimento di Giustizia.

L'atto è finora il resoconto più dettagliato sulle evidenze di ostruzione della giustizia, sollevando il timore che Trump e i suoi legali abbiano cercato di fuorviare gli investigatori sulla sincerità e accuratezza dei loro sforzi per identificare e restituire agli Archivi nazionali documenti altamente sensibili.

   

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