Le forze Basij hanno sacrificato
le loro vite durante le recenti "rivolte" contro il sistema,
innescate dalla morte di Mahsa Amini in custodia della polizia a
metà settembre: lo ha detto il leader Ali Khamenei, citato
dall'IRNA, in un incontro con un gruppo di membri delle Basij
(forze di mobilitazione affiliate alle Guardie Rivoluzionarie)
in occasione della Settimana Basij.
Non si attenua intanto l'ira popolare per il ruolo dei Basij
nella severa repressione delle proteste a livello nazionale, che
hanno causato oltre 448 morti, secondo gli attivisti per i
diritti umani.
I Basij sono stati attaccati durante le "rivolte", quando
hanno cercato di proteggere la gente da alcuni "mercenari e
rivoltosi sprovveduti", ha detto Khamenei aggiungendo: "I Basij
dovrebbero essere vigili sul fatto che il nostro principale
confronto è con l'arroganza globale, perché questi quattro
individui che scendono in piazza sono "sprovveduti e
mercenari"".
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