Allarme aereo in tutta l'Ucraina. Come scrive il gruppo di monitoraggio bielorusso Gayun si sono alzati in volo MiG-31K 'Kinzhaliv', così come l'aereo di tracciamento radar a lungo raggio Il-76 A-50 'Serhiy Atayants'. Entrambi gli aerei sono decollati dall'aeroporto bielorusso Machulyshchi. Intanto, l'esercito russo ha spostato molti dei suoi bombardieri dalla base aerea di Engels ad altre località in seguito agli attacchi dell'Ucraina di ieri: lo ha dichiarato in tv il portavoce dell'aeronautica ucraina Yuriy Ihnat, come riferisce il Guardian.
Dichiarazioni rilasciate da "funzionari anonimi" del Pentagono in merito a un "attacco decapitante" contro il Cremlino parlano di una minaccia di tentato omicidio del presidente Vladimir Putin, afferma il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov in un'intervista all'agenzia Tass.
"Alcuni 'funzionari anonimi' del Pentagono hanno effettivamente espresso la minaccia di sferrare un 'attacco decapitante' al Cremlino, che in realtà è una minaccia di tentato omicidio del presidente russo", ha detto Lavrov. "Se tali idee sono davvero ponderate da qualcuno, allora questo qualcuno dovrebbe pensare meglio alle possibili conseguenze di tali piani", ha affermato il ministro degli Esteri russo.
"Il corso politico dell'Occidente, che mira alla totale repressione della Russia, è estremamente pericoloso: presenta rischi di uno scontro armato diretto tra potenze nucleari". Ha detto ancora Lavrov. Il ministro degli Esteri russo ha sottolineato che Mosca ha affermato più volte che non ci possono essere vincitori in una guerra nucleare e che "non deve mai essere scatenata". E' l'Occidente invece che - secondo Lavrov - "con speculazioni irresponsabili" afferma "che la Russia sia presumibilmente sull'orlo dell'uso di armi nucleari contro l'Ucraina".
"Gli Stati Uniti stanno facendo di tutto per rendere il conflitto in Ucraina ancora più violento": ha dichiarato ancora Lavrov nell'intervista. "Non è un segreto che l'obiettivo strategico degli Usa e dei loro alleati della Nato sia quello di ottenere una vittoria sulla Russia sul campo di battaglia per indebolire o addirittura distruggere il nostro Paese", ha affermato Lavrov. "I nostri avversari faranno di tutto per raggiungere questo obiettivo. Washington ha anche raggiunto l'obiettivo geopolitico chiave di rompere i legami tradizionali tra Russia ed Europa", ha detto.
"Il nemico è ben consapevole delle nostre proposte sulla smilitarizzazione e la denazificazione dei territori controllati dal regime di Kiev, l'eliminazione delle minacce alla sicurezza della Russia che include i nostri nuovi territori (le repubbliche di Donetsk e Lugansk e le regioni di Kherson e Zaporizhzhia). Non resta molto da fare: accettare queste proposte in modo amichevole, o in caso contrario sarà l'esercito russo ad occuparsi della questione", ha sottolineato il ministro degli Esteri russo alla Tass.
Su Telegram, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha scritto che "la libertà ha un prezzo elevato. Ma la schiavitù costa ancora di più". "In questa battaglia abbiamo un'arma potente ed efficace. Il martello e la spada del nostro spirito e della nostra coscienza. Il coraggio e
l'audacia. Virtù che ci spingono a compiere buone azioni e a vincere il male".
E ha aggiunto: "L'atto principale del coraggio è la resistenza e il portare a termine il proprio lavoro nonostante tutto. La verità illumina il nostro cammino. La conosciamo. La proteggiamo. La nostra verità è la lotta per la libertà".
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