Kiev ha fornito garanzie ad alcuni Paesi occidentali che l'esercito ucraino non utilizzerà armi donate dagli alleati contro obiettivi in territorio russo, ha dichiarato il ministro degli Esteri ucraino all'Afp. "Se i nostri partner ci chiedono di garantire che tale arma sarà usata solo sul territorio ucraino, noi diamo questa garanzia e la manteniamo. Sì, abbiamo fatto tali promesse e le abbiamo mantenute", ha dichiarato Dmytro Kuleba all'Afp.
L'esercito ucraino libererà tutti i territori occupati dalle forze russe, indipendentemente dal tempo necessario, ha dichiarato Kuleba, aggiungendo che questo è il desiderio del popolo ucraino. "Il nostro obiettivo è la vittoria, la vittoria sotto forma di liberazione dei nostri territori all'interno dei confini (dell'Ucraina) del 1991. E non ci importa quanto tempo ci vorrà", ha dichiarato. "Finché il popolo ucraino condividerà questo obiettivo, il governo ucraino si muoverà mano nella mano con il proprio popolo".
Il ministro degli Esteri ha dichiarato che l'Ucraina non è sotto pressione da parte dei suoi alleati occidentali per accelerare la sua controffensiva contro le postazioni russe. "Non ne abbiamo la sensazione", ha detto riconoscendo che è in aumento il numero dei commentatori ed esperti nello spazio pubblico che analizzano l'avanzata del fronte ucraino nell'est e nel sud del Paese.
I ritardi nella formazione dei piloti ucraini
La preoccupazione ucraina si è rivolta in queste ore all'aeronautica: Kiev non sarà in grado di difendere il proprio spazio aereo con i caccia F-16 statunitensi entro il prossimo autunno o inverno, a causa dei ritardi nell'avvio della formazione dei suoi piloti. Lo ha dichiarato il portavoce dell'Aeronautica militare ucraina Yurii Ihnat, citato dai media locali. "È ovvio già ora che non saremo in grado di difendere l'Ucraina con gli F-16 questo autunno-inverno", ha detto Ihnat ammettendo che "speranze significative sono state riposte su questo velivolo" e prevedendo che "nel prossimo futuro" i piloti ucraini "riceveranno addestramento all'interno dei paesi membri della coalizione" Nato.
I danni ambientali della guerra
Quasi 2.500 casi di danni ambientali causati dalla guerra sono stati registrati in Ucraina dall'inizio dell'invasione russa, secondo le autorità di Kiev. "In più di 500 giorni di guerra sono stati registrati quasi 2.500 casi di danni all'ambiente, per un danno totale stimato in 52 miliardi di euro", afferma la vicepremier e ministro dell'Economia ucraina Yulia Svyrydenko in un post su Facebook. Secondo la Svyrydenko, a causa dell'invasione russa 174.000 chilometri quadrati di terra ucraina sono potenzialmente contaminati da oggetti esplosivi.
L'attacco ucraino al ponte di Kerch
Prima lo aveva dichiarato in modo abbastanza esplicito il segretario del Consiglio di sicurezza nazionale Oleksiy Danilov, ora i video ceduti dal Servizio di sicurezza civile ucraino (Sbu) alla Cnn non lasciano più dubbi: c'è Kiev dietro gli attacchi al ponte di Kerch, in Crimea. Sia per quanto riguarda quelli dell'8 ottobre 2022 che per quelli del mese scorso. Le immagini diffuse si riferiscono all'attacco del 17 luglio, quando un primo drone, imbottito con 850 kg di esplosivo, si avvicina al pilone colpito, mentre un secondo velivolo si dirige verso il lato ferroviario del ponte. Una sortita realizzata con droni di superficie marini sperimentali, i 'Sea baby', stando a quanto sostenuto dal capo dell'Sbu, Vasyl Maliuk. La promessa è che ne seguiranno altri. La certezza, secondo la vice premier e ministra per la Reintegrazione dei territori temporaneamente occupati, Iryna Vereshchuk, è che la guerra non finirà tra "due-tre settimane", "entro la fine dell'anno" o "la prossima primavera".
Raid e riconquiste: cosa succede sul campo
Una conferma che la guerra sarà lunga e che tutti, cittadini e governo, devono essere pronti ad affrontarla. Qualcosa, sul campo, si muove: Kiev ha annunciato di aver riconquistato il villaggio di Urozhaine, nella regione di Donetsk, e di aver messo fuori combattimento cinque grandi navi d'assalto anfibio russe, sulle dodici che i vertici della marina ucraina hanno registrato nella flotta del Cremlino. Successi che arrivano all'indomani della visita del presidente ucraino Volodymyr Zelensky alle truppe ucraine impegnate sulla linea del fronte meridionale nella regione di Zaporizhzhia, lungo la quale si "stanno conducendo operazioni offensive nel settore di Melitopol". Ma la Russia non smette di attaccare posizioni strategiche in Ucraina. Dopo che i raid di Ferragosto nell'ovest hanno colpito la città di Lutsk e hanno ucciso 3 dipendenti di un'azienda svedese, sulla regione di Kherson sono piovute bombe per tutto il giorno, uccidendo una persona e ferendone cinque.
Un civile è morto nei bombardamenti russi di ieri a Kupiansk, nella regione di Kharkiv, nell'Ucraina sud-orientale: lo riporta l'emittente statale Suspilne. Si tratta di un uomo di 55 anni che era rimasto gravemente ferito ed è deceduto successivamente in ospedale. Le forze russe hanno bombardato di nuovo il distretto di Kupiansk questa mattina, senza provocare feriti o vittime, aggiunge Suspilne.
Durante la mattinata, le forze armate ucraine hanno abbattuto il secondo elicottero russo Ka-5, questa volta nella regione di Zaporizhia. Lo riporta Rbc-Ucraina citando la 47/ brigata meccanizzata separata. L'elicottero, dal costo di 16 milioni di dollari, è progettato per la ricognizione del terreno, e per coordinare un gruppo di elicotteri da combattimento. È in grado di colpire veicoli corazzati e non, manodopera e bersagli aerei sul campo di battaglia. "Prima di questo - afferma l'esercito ucraino - i nostri militari hanno già abbattuto un Ka-52 in direzione di Bakhmut . Prima ancora, hanno abbattuto un elicottero di questo tipo il 14 agosto". Lo stato maggiore delle forze armate ucraine - ha aggiunto la stessa fonte - ha riferito che dall'inizio dell'invasione su vasta scala, le forze di difesa hanno già abbattuto 314 elicotteri russi e 315 aeroplani .
E anche sulla regione di Odessa sono ripresi i raid. La notte scorsa Mosca ha lanciato droni kamikaze danneggiando "magazzini e granai": l'obiettivo principale era l'infrastruttura portuale e cerealicola nel sud della regione. Nonostante ciò, la nave portacontainer Joseph Schulte, battente bandiera di Hong Kong, ha lasciato il porto di Odessa diventando il primo cargo civile a utilizzare il nuovo "corridoio umanitario" annunciato nei giorni scorsi da Kiev, con l'obiettivo di facilitare le rotte marittime dopo che Mosca è uscita dall'accordo sul grano. A bordo oltre 30 mila tonnellate di carico, tra cui prodotti alimentari, che si sono diretti verso il Bosforo. Una mossa che rappresenta una sfida alle minacce di Mosca sul Mar Nero, dove continua a salire la tensione. Così come restano tesi i nervi a est, tra Polonia e Bielorussia: mentre Varsavia ammassa le truppe al confine, la Wagner di Yevgeny Prigozhin è stata registrata legalmente nel Paese alleato di Putin, dove la sua attività è stata classificata come "istruzione" dopo che nelle scorse settimane, il presidente Aleksandr Lukashenko aveva detto che il gruppo di mercenari contribuisce alla formazione delle truppe bielorusse.
Raid anche verso la Russia: le difese aeree di Mosca hanno abbattuto questa mattina un drone ucraino che mirava a strutture russe nella regione di Belgorod: lo ha reso noto il ministero della Difesa russo, come riporta la Tass. "Intorno alle 9:00 ora di Mosca di oggi (le 8:00 in Italia), un tentativo da parte del regime di Kiev di effettuare un attacco terroristico con l'uso di un velivolo senza pilota contro strutture in territorio russo è stato sventato - ha affermato il ministero -. Le difese aeree (russe) hanno individuato e distrutto un drone da combattimento ucraino sopra la regione di Belgorod". Non sono stati segnalati feriti, vittime o danni.
Zelensky proroga la legge marziale fino al 15/11
Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha firmato una legge che proroga la legge marziale e la mobilitazione per 90 giorni, fino al 15 novembre: lo riporta l'emittente statale Suspilne.
I numeri dei bambini dispersi
Sono 1.158, ad oggi, i bambini considerati dispersi in Ucraina dall'inizio dell'invasione russa, mentre finora 16.255 bambini sono stati ritrovati: lo ha reso noto su Facebook l'ufficio del Commissario per i diritti umani del Parlamento ucraino, Dmytro Lubinets, come riporta Ukrinform.
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